Il 2023 si chiude con due importanti notizie: il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna risulta tra i vincitori di due significativi premi promossi dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura: PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea e Italian Council. Attraverso questi due premi il MAR è lieto di annunciare l’acquisizione di significative opere che entrano a far parte delle collezioni permanenti del museo, patrimonio della città di Ravenna.
A pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo allestimento della collezione dei mosaici e nell’ambito dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo, due opere che testimoniano la presenza del mosaico nelle pratiche più recenti dell’arte arricchiranno l’offerta artistica e culturale del MAR.
L’occasione dell’acquisizione è il progetto Contemporaneamente Est-Ovest, a cura di Daniele Torcellini, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2022-2023, finanziato per un importo di 144.500,00 Euro, uno dei finaziamenti più consistenti riconosciuti dalla commissione preposta e finalizzato all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. Il progetto Contemporaneamente Est-Ovest propone l’acquisizione di opere a mosaico che esplorino le relazioni tra oriente e occidente, dal punto di vista artistico, ma anche culturale, sociale e geopolitico.
Le opere sono Untitled Heptagon 11, di Monir Shahroudy Farmanfarmaian e Brothers, di Adrian Paci. Opere dei due artisti sono conservate in alcune delle più importati istituzioni culturali del mondo, tra le quali: Guggenheim Museum, Abu Dhabi; Louis Vuitton Foundation, Paris; Museum of Contemporary Art, Tokyo; Hirschhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Metropolitan Museum of Art e Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Tate Modern e Victoria and Albert Museum, Londra, per Monir Shahroudy Farmanfarmaian. MoMA e Metropolitan Museum of Art, New York; Museum of Contemporary Art, Miami; Centre Georges Pompidou e Fond National Art Contemporain, Parigi; Kunsthaus Zurich; Moderna Museet, Stoccolma; The Israel Museum, Gerusalemme; Maxxi, Roma, per Adrian Paci.
Untitled Heptagon 11 di Monir Shahroudy Farmanfarmaian è un lavoro del 2016, proveniente dalla galleria James Cohan di New York, parte di una serie in cui l’artista iraniana esplora la simbologia mistica e sacra delle forme poligonali primarie, ancorate alla simbologia islamica e sufi, attraverso la tecnica del mosaico a specchi e una regolare e articolata scansione geometrica, derivata dai motivi
decorativi tradizionali della sua cultura di origine. Serialità, modularità e organizzazione diagrammatica interconnettono i riferimenti medio-orientali alle pratiche artistiche dell’astrazione del secondo Novecento.
Brothers di Adrian Paci è un’opera del 2010, proveniente dalla galleria Kaufmann Repetto con sede a Milano e a New York, traduzione a mosaico di una scena di telegiornale: due bambini in un campo profughi, distratti da un evento che a noi non è dato conoscere. Un fenomeno, quello dell’abbandono del proprio paese d’origine, con il quale ci confrontiamo troppo frequentemente nei suoi esiti più drammatici, è trasfigurato ed evidenziato nella materia vivida del mosaico. L’immagine, dissezionata e minuziosamente ricomposta, ci mette nella condizione simbolica di discernere con chiarezza ciò che stiamo guardando solamente allontanandoci.
Tra i vincitori della dodicesima edizione di Italian Council c’è il progetto curato e presentato da XING (Bologna) con Issue Project Room (New York, USA) e destinato al MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna. Il progetto è stato presentato nella sezione 1 dell’avviso pubblico Italian Council, il programma internazionale di finanziamenti promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a supporto della ricerca artistica, critica e curatoriale italiana all’estero.
L’avviso pubblico era incentrato sulla raccolta di progetti in grado di spaziare in tutte le espressioni dell’arte visiva contemporanea, con particolare attenzione alle contaminazioni e alle indagini sui confini tra linguaggi con il fine di diffondere a livello internazionale le metodologie e le pratiche italiane.
L’opera Corpi Abissali / Abyssal Creatures di Francesco Cavaliere, artista protagonista insieme a Leonardo Pivi della mostra Prodigy Kid, in occasione della VII Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna nel 2022, è un’opera costituita da tre “sculture sonore” realizzate in vetro soffiato di Murano in cui vengono fatti risuonare suoni cristallini che, muovendosi alla stregua di una linfa, danno l’illusione di animare le sculture. Quest’opera, fluttuante tra materia e suono, reimposta le conoscenze sulla materia e sulla natura – dalla botanica alla cristallografia – in una dimensione poetica che va oltre il pensiero misurato.
Corpi Abissali / Abyssal Creatures è stato presentato presso la Issue Project Room di New York(Stati Uniti) e attualmente presso la Fondazione Serralves di Porto (Portogallo), per poi entrare a far parte del patrimonio del MAR, al fine di incrementare la collezione di arte contemporanea dell’Istituzione.
Questi due progetti nascono da un attento studio, da importanti collaborazioni che il MAR, attraverso il suo staff, sta portando avanti da tempo.
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Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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