Il Grande Teatro di Lido Adriano, con oltre 200 persone, apre il “Ravenna Festival”

La stagione teatrale porterà in scena l'antico poema persiano di Luigi Dadina, dal 28 maggio al 2 giugno

Il Grande Teatro di Lido Adriano apre il Ravenna Festival 2023 dal 28 maggio al 2 giugno con la rappresentazione dell’antico poema persiano “Mantiq At-Tayr – Il Verbo degli uccelli

Guidate da Luigi Dadina, co-fondatore del Teatro delle Albe, oltre duecento persone di ogni età e provenienza, tra attori non professionisti e musicisti e altri dietro le quinte, daranno nuova vita, a Lido Adriano, all’antico poema persiano Mantiq At-Tayr – Il Verbo degli uccelli. La creazione, prima tappa di un progetto comunitario pluriennale chiamato Grande Teatro di Lido Adriano (GTLA), che origina dal centro culturale CISIM gestito e diretto dal Lato Oscuro della Costa, sarà in scena dal 28 maggio al 2 giugno in apertura del Ravenna Festival 2023.

Dal mese di dicembre 2022, questi cittadini-attori animano sette laboratori artistici guidati da artisti e professionisti che lavorano alla creazione dello spettacolo finale.

Grazie al prezioso contributo di Comune di Ravenna e Ravenna Festival, il CISIM si rimette in discussione, i laboratori artistici divengono percorso di creazione collettiva, corale, necessaria per costruire un grande coro che andrà in scena nel giardino del CISIM.

“Lo spettacolo – come afferma Tahar Lamri, scrittore e intellettuale – è già in atto con questi laboratori, in questa fase di creazione dove visi, corpi e storie si incontrano e si riuniscono”.

Il GTLA non pensa allo spettacolo come prodotto finale, pronto da esibire a un pubblico giudicante, ma si nutre del processo che conduce a quel prodotto, vive del lavoro di gruppo, quotidiano, che coinvolge una molteplicità di persone che, legate da rapporti inediti, si valorizzano a vicenda e, con la collaborazione costante, ricevono e danno significato. Bambini e anziani, uomini e donne, persone di diversa estrazione sociale, cittadini che hanno diversi abitudini, mestieri e capacità, contribuiscono ognuno con il proprio bagaglio di cultura, creatività, esperienza di vita alla realizzazione di uno spettacolo, la cui essenza risiede nel fare teatro. L’idea è quella di un laboratorio, dove non esistono protagonisti, ma si vive e si agisce in comunità, per la comunità.

Il progetto ha come gruppo fondante l’anima del CISIM, Lanfranco Vicari, Federica Francesca Vicari e Massimiliano Benini, che assieme a Luigi Dadina, Tahar Lamri, Federica Savorelli, Francesco Giampaoli, Nicola Montalbini e Alessandra Carini gestisce la produzione firmata CISIM/LODC e Ravenna Festival.

Un gruppo di artisti che dialoga con la comunità, non solo di Lido Adriano, ma una comunità cosmopolita che parte dalla provincia di Ravenna fino ad approdare ai rifugiati del CIDAS. Una pluralità di volti, voci e corpi che andranno a costruire Mantiq At-Tayr.

I laboratori che si stanno susseguendo, tutti gratuiti, vedono tre laboratori di teatro, uno per bambini, uno per ragazzi e adolescenti guidati da Lorenzo Carpinelli, e uno serale per adulti guidato dal regista Luigi Dadina e dal direttore artistico Lanfranco Vicari; un laboratorio di rap guidato da Lanfranco Vicari e Albino Nocera; un laboratorio di musica guidato da Francesco Giampaoli e Enrico Bocchini; un laboratorio di sartoria creato in collaborazione con Librazione società cooperativa guidato da Simona Tartaull e Natascia Ferrini con la preziosa collaborazione di La Cuciria di Stefania Pelloni; infine un laboratorio di scenografia guidato dall’artista visivo Nicola Montalbini e dalla gallerista Alessandra Carini.

I laboratori non sono solo costruzione dello spettacolo, ma un vero e proprio lavoro di comunità, che pone le basi sull’ascolto reciproco. Adulti, universitari, lavoratori, donne immigrate, disoccupati, bambini, bambine adolescenti e giovani artisti, sono loro l’anima del lavoro.

I laboratori sono ancora aperti a nuove partecipazioni.

Contatti: 389 6697082 | cisim.lidoadriano@gmail.com | FB: ccisim | IG: cisimlidoadriano | web: https://www.ccisim.it/

Foto di Nicola Baldazzi

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