11 Nov 2022 15:06 - Più Notizie
Il film “Redenzione” di Maria Martinelli selezionato al 40esimo Torino Film Festiva
nella sezione ritratti e paesaggi
di Redazione
Trama e personaggi
Liberamente ispirato al romanzo di Franco Calandrini “Corpi estratti dalle macerie”, che verrà rieditato da Clown Bianco Edizioni, “Redenzione” è un film che narra dell’amore, degli errori commessi e dell’inevitabile. Ritratto di un femminile che cerca le proprie verità.
Hanna incontra il suo amante in un luogo isolato, un rifugio in montagna. Il presente e il passato si intrecciano in cerca di una redenzione possibile, mentre le scelte da fare, come quella di un figlio in arrivo, non possono più aspettare. In questo spazio, insieme e isolati, brandelli della loro vita passata si affacciano nella stanza e sembrano danzare con la loro vita presente. Ecco che lo spettatore assiste a uno specchio enigmatico del vissuto dei due protagonisti con altre persone, in altre età. In quei frammenti scorgiamo appuntamenti mancati, speranze infrante, attimi di vita perduti, come una chiamata a cui nessuno risponde, che poi lentamente come un puzzle si ricompongono. Il film conduce quindi a una sorta di “fil rouge” che alla fine unisce le vite dei due amanti.
“Redenzione” al Torino Film festival, il 29 novembre
Dopo una lungo lavoro di gestazione, sostenuto dalla Film Commission Regione Emilia-Romagna, nella sua fase di sviluppo e in quella di produzione, il lungometraggio di Maria Martinelli entra nella selezione ufficiale del Torino Film festival, fuori concorso e per la sezione Ritratti e Paesaggi. La pellicola sarà in sala nel capoluogo piemontese il prossimo, in anteprima internazionale il 29 novembre 2022 e in replica sabato 3 dicembre “Essere a Torino dopo tanti anni – spiega Martinelli – è un’emozione bellissima. Soprattutto parteciparvi durante i festeggiamenti del suo quarantennale e in un’edizione che ritrova Steve Della Casa, uno dei direttori artistici più visionari della sua storia. Lavoro da diversi anni alla preparazione di questo film. Desideravo ancora una volta narrare la vita di una donna, del suo mondo complesso e delle scelte morali che si ritrova ad affrontare. L’immaginario cinematografico ci permette, tramite una visione, di scavare nell’animo umano. Non sempre negli incontri sentimentali raccontiamo il nostro vissuto e forse amarsi rimanda esattamente a questa particolarità istintiva. Al tentativo di ricostruire un’ esistenza al di là del proprio passato, che a volte nascondiamo anche a noi stessi. Ma il passato è spesso una soglia che dobbiamo varcare se vogliamo ricominciare a vivere il presente”.
Gli attori protagonisti: Marina Savino, attrice affermata di teatro, alla sua prima apparizione sugli schermi in un lungometraggio, scelta dopo un incredibile lavoro di casting fatto su tutto il territorio nazionale, e Matteo Cremon, co-fondatore del Teatro Stabile di Genova e che ha lavorato con di registi del calibro Toni Servillo, Filippo Dini, Cosimo Alemà.
Dopo la presentazione al festival di Torino, “Redenzione” continuerà il suo viaggio attraverso le manifestazioni cinematografiche internazionali per approdare a Ravenna nell’autunno del 2023.