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Il Conai festeggia 25 anni, Ruini: “Tanti successi raggiunti”

ROMA (ITALPRESS) – Conai festeggia 25 anni di attività, un percorso di impegno per la promozione di una corretta raccolta differenziata degli imballaggi e il loro riciclo, un lavoro che ha anticipato tutto il tema dell’economia circolare. Il primo quarto di secolo del Consorzio per il recupero e per il riciclo dei rifiuti da imballaggi è stato celebrato con il convegno “La storia e il ruolo nella transizione ecologica del sistema Conai”.
“Sono molto orgoglioso di poter festeggiare i 25 anni del Conai, ne ho seguito la nascita e oggi ne possiamo trattare un bilancio: se allora era soltanto il 30% di imballaggi che avevano una seconda vita, oggi sette imballaggi su 10 trovano una seconda vita – ha detto il presidente del Consorzio, Luca Fernando Ruini -. La carta torna ad essere carta, come il legno torna, in alcuni casi, a diventare degli armadi, o il vetro torna ad essere bottiglie in vetro, se guardiamo all’alluminio, le lattine possono diventare una bicicletta, se pensiamo alla plastica queste tornano ad essere bottiglie di plastica o maglioni di pile. Le ultime arrivate sono le bio plastiche, questo materiale segue tutta una filiera dell’umido, una volta raccolto entra nell’attività di compostaggio per generare fertilizzante che può fornire nuovamente nutrienti al terreno”.
Oggi al sistema consortile aderiscono circa 760.000 imprese.
“L’economia circolare è una risposta per la transizione ambientale e anche per rendere i nostri modelli produttivi più sostenibili”, ha spiegato Chiara Braga, responsabile nazionale Ambiente del Pd, per la quale “la storia di Conai per il riciclo della materia è una storia di successo a livello italiano e penso si debba continuare a lavorare in questa direzione anche con strumenti normativi adeguati per il pieno sviluppo delle potenzialità che ci sono”.
“Festeggiamo questi 25 anni importanti di Conai, se vediamo gli anni dal 1997 al 2020 sulla produzione dei rifiuti urbani in Italia notiamo che c’è stato qualche miglioramento nella produzione ma non eccessivo – ha ricordato Alessandro Bratti, direttore generale di Ispra -, abbiamo avuto una riduzione della produzione dei rifiuti negli anni 2019-2020 ma questo trend è legato al periodo pandemico, diciamo che su questo versante c’è ancora da fare. Meglio è andata per l’incremento della raccolta differenziata”.
(ITALPRESS).

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