Piscina
La decisione, preannunciata a inizio novembre e ora formalizzata, si è resa necessaria a causa della difficile situazione in cui si trovano a operare i gestori degli impianti natatori, prima a causa del prolungato periodo di chiusura per l’emergenza covid e ora per l’aumento dei costi energetici diventati insostenibili che hanno già causato la chiusura di diversi impianti a livello regionale.
Ancora prima che una valenza sportiva, la piscina di Faenza svolge infatti una funzione sociale imprescindibile, punto di riferimento nell’intero territorio dell’Unione della Romagna faentina non solo per le attività sportive legate all’acqua ma anche di numerose associazioni del mondo della disabilità per percorsi di miglioramento del benessere psico-fisico. Tutto questo senza dimenticare i moltissimi utenti che si rivolgono al nuoto per le loro terapie sanitarie riabilitative.
L’amministrazione comunale si riserva l’eventuale riduzione del rimborso nel caso di una discesa del prezzo del gas con conseguente significativa diminuzione della spesa per utenze e nel caso di eventuali altre agevolazioni statali o regionali che nel frattempo dovessero intervenire a supporto della gestione degli impianti natatori.
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