Torna in Italia Jesse Malin, beniamino della New York del punk e dell’underground, per promuovere la reissue per il ventesimo anniversario del suo primo disco, The Fine Art of Self Destruction, nell’ambito del suo tour europeo. Malin non è solo un cantautore e frontman di grande personalità, ma anche una figura chiave che tutt’ora resiste indenne in quel genere di rock tipico della Grande Mela, che comprende i Velvet Underground, Bruce Springsteen e i Ramones, per non parlare dell’ispirazione massima di Malin, i Bad Brains. E per l’occasione avrà con sé uno special guest d’eccezione come Trapper Schoepp, cantautore di Milwaukee già sua spalla in Europa nel 2016, e apprezzato folksinger in procinto di pubblicare il nuovo album Siren Songs, prodotto da John Jackson (Jayhawks) e Patrick Sansone (Wilco).
«Dai primi giorni dell’hardcore a New York a tutte le tournée di cantanti e cantautori punk rock – afferma Malin – si trattava solo di sopravvivenza e reinvenzione. Volevo fare un disco dal suono aperto con lo spazio per raccontare queste storie. Mi piace scrivere di personaggi e persone che incontro lungo la strada. I sognatori, i truffatori, i romantici, gli amanti, i perdenti e i credenti».
Jesse Malin non è solo un cantautore e frontman di grande personalità, ma anche una figura chiave che tutt’ora resiste indenne in quel genere di rock tipico della Grande Mela, che comprende i Velvet Underground, Bruce Springsteen e i Ramones, per non parlare dell’ispirazione massima di Malin, i Bad Brains.
Rispettatissimo nell’ambiente e molto apprezzato dai colleghi, Malin esordisce nel 2003 con il fulminante The Fine Art of Self Destruction, prodotto dall’amico Ryan Adams, in cui troviamo Melissa Auf Der Maur degli Smashing Pumpkins ai cori. Segue l’ambizioso The Heat (2004), con una serie di ospiti strabilianti, tra cui Ryan Adams, Matt Caws (Nada Surf), Doug Pettibone, Pete Yorn, Tommy Stinson; fino al suo lavoro di maggior successo, Glitter in the Gutter (2007), in cui duetta con Bruce Springsteen in Broken Radio e che presenta il contributo alle chitarre di Josh Homme dei Queens of the Stone Age.
Nel 2019 Malin ha dato alla luce Sunset Kids, lavoro prodotto da Lucinda Williams con la partecipazione di Billie Joe Armstrong dei Green Day, seguito dal doppio lavoro Sad and Beautiful World del 2021. Lo spirito indipendente di Malin e la sua travolgente carica nei concerti ne fanno una sorta di personaggio di culto underground, ma anche uomo di grande generosità sociale.
Trapper Schoepp. Siren Songs, il nuovo album di Trapper Schoepp, è fortemente ispirato all’irish folk, e vede la partecipazione – oltre ai sopra citati Jackson e Sansone – del grande fisarmonicista Jim Hoke, già in prima linea con Dolly Parton e Paul McCartney. Dopo un decennio di concerti, di palchi condivisi con Wallflowers, Frank Turner, Jayhawks e tanti altri, ma anche con l’onore di aver co-scritto il brano Oh Wisconsin con Bob Dylan che gli è valsa l’attenzione di molti importanti magazine americani, Schoepp è pronto a tornare on the road con nuove canzoni e rinnovata energia.
Bronson Produzioni – Info: 333 2097141
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