Anche la città di Ravenna fa da sfondo all’operazione della Guardia di Finanza “La giostra si è fermata” del Comando provinciale di Pesaro. Grazie a questa indagine sono state eseguite 3 ordinanze di custodia cautelare personali e una misura cautelare interdittiva nei confronti di un quarto indagato. I soggetti sono accusati di autoriciclaggio, falso in bilancio e malversazione per aver cercato di ottenere con una truffa una somma che supera i 15 milioni di euro erogati da fondi Pnrr.
Gli indagati, infatti, rivolgevano richieste illecite di finanziamenti pubblici, che sarebbero stati stanziati da SIMEST (società partecipata da Cassa Depositi e Prestiti). La Guardia di Finanza, notando delle irregolarità le indagini ha dato il via alle indagini, partendo da una società con sede legale a Pesaro ma, dopo attenti approfondimenti, sono state individuate altre società che richiedevano agevolazioni pubbliche, in parte ottenute, mediante simili condotte di frode, con sede legale a Ravenna e Bolzano.
I finanzieri hanno eseguito anche sequestri preventivi a carico dei quattro indagati e di due società per un ammontare di 490.198,62 euro. Mentre sono state bloccate le richieste illecite di finanziamenti pubblici.
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