Dai corti “Green Porno” di Isabella Rossellini ai ménage a trois cinematografici

Su Mubi i 38 corti tanto assurdi quanto istruttivi. Su Netflix "Baby Reindeer" e l'ossessione, poi due triangoli amorosi con "Troppo azzurro" (al cinema) e "Gli amori immaginari" (su Prime).

L’arrivo di “Challangers“, film di Luca Guadagnino con Zendaya, Josh O’ Connor e Mike Faist, sul grande schermo (andate a vederlo!) segna il ritorno dei ménage a trois cinematografici e delle relazioni problematiche. Ecco allora cosa guardare a maggio.

Certamente problematica è la relazione messa in scena nella serie Netflix “Baby Reindeer“, una storia di ossessione e trauma di cui tutti stanno parlando.

Anche ne “Gli amori immaginari” di Xavier Dolan (su Prime) c’è l’ossessione, quella di due amici – un ragazzo e una ragazza – che si contendono le attenzioni del bel Nicolas. Un film con una forte potenza estetica e registica. Un triangolo amoroso, dunque, proprio come quello di “Toppo azzurro“, esordio di Filippo Barbagallo che esce al cinema il 9 maggio. Una rappresentazione dei 20 anni e delle lunghe e calde estati italiane, con la mitica musica dei PopX.

Certo è che i 20enni italiani affrontano le relazioni con paranoie, sarà così anche per gli animali? Per la categoria ‘Famolo strano’, in “Green Porno e altri corti Isabella Rossellini racconta i riti di accoppiamento, seduzione e maternità nel mondo animale. Di volta in volta vestendosi con costumi sgargianti da aragosta, salmone o anatra. Un risultato tanto assurdo quanto istruttivo.

La serie tv: “Baby Reindeer”

Donny è un barista e aspirante comico sulla trentina che compie un atto di gentilezza verso Martha, una donna vulnerabile. Il gesto scatena un’ossessione soffocante che minaccia di distruggere le loro vite: Donny diventa vittima di stalking. Martha comincia a mandargli centinaia di messaggi ed e-mail ogni giorno, dopo essersi convinta di stare insieme a lui.

La serie è tratta dal semi-sconosciuto e pluripremiato one man show teatrale di Richard Gadd, che lo ha trasposto sul piccolo schermo per Netflix ritagliandosi il ruolo di autore e protagonista.

Perché vederlo: innanzitutto, è la serie del momento, tutti ne parlano e il passaparola le ha garantito un successo (anche di critica) crescente. Permette di riflettere sulla problematicità dei rapporti sia dalla parte di chi è ossessionato e sia da quella di chi diventa oggetto di ossessione.

“Baby Reindeer” è disponibile su Netflix

Il film: “Gli amori immaginari” di Xavier Dolan

Protagonista del film è il ventenne Francis (Dolan), da sempre amico di Marie, di cinque anni più grande di lui. I due vivono a Montreal, città dove sono anche cresciuti condividendo ogni esperienza possibile. L’inaspettato si verifica nel momento in cui arriva dalle loro parti il misterioso Nicolas, un ragazzo proveniente dalla campagna.

Basta uno sguardo perché Nicolas diventi l’oggetto del desiderio dei due amici. I due amici iniziano infatti una gara a chi sedurrà prima Nicolas, gioco che metterà a rischio la loro longeva amicizia.

Perché vederlo: le scelte registiche ed estetiche di Xavier Dolan meritano di essere viste e conosciute. In questo film la fa da padrone la scena in cui le immagini di Nicolas che balla si alternano a quelle del David di Michelangelo. Se di lui qualche anno fa si parlava moltissimo, soprattutto per il suo magistrale “Mommy”, oggi è un po’ trascurato. È il momento di riguardarlo e ripensarlo.

“Gli amori immaginari” è disponibile su Prime

Al cinema: “Troppo azzurro” di Filippo Barbagallo

A proposito di triangoli amorosi, Dario (Barbagallo) studia Architettura e vive con i genitori da figlio unico coccolato e viziato. Quando i genitori partono per le vacanze estive lui decide di non seguirli e rimane a Roma. Lui, che dice di ‘stare bene da solo’, ha una cotta storica non ricambiata per la conturbante Lara (l’avevamo vista nella serie “Un’estate fa“), ma al pronto soccorso incontra Caterina.

Tra i due nasce un’attrazione e la scelta logica per Dario sarebbe quella di seguirla e trascorrere con lei le vacanze a Rimini. Tuttavia Dario dovrà fare i conti con il suo freno a mano sempre tirato.

Perché vederlo: è un esordio tutto italiano e promettente, dai toni leggeri e che racconta l’essenza dei 20 anni. Il trailer con la mitica canzone “D’Annunzio” dei Pop X è un vero e proprio invito ad andare al cinema.

“Troppo azzurro” è al cinema dal 9 maggio

Famolo strano: “Green Porno e altri corti” di Isabella Rossellini

Immaginatevi Isabella Rossellini vestita da aragosta oppure Isabella Rossellini che manovra dei burattini a forma di leone marino intenti a riprodursi. Ecco l’essenza di “Green Porno e Altri Corti“, una serie di 38 micro-metraggi in cui la grande attrice – ma anche laureata in etologia – racconta la vita sessuale degli animali.

Gli animali, con i loro rituali d’accoppiamento e di corteggiamento, ma anche con le loro modalità di comportamento genitoriali, sono infatti i grandi protagonisti di ognuno dei piccoli cortometraggi di 2-3 minuti ciascuno di cui si compone la serie, messi in scena dalla figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini con costumi sgargianti e coreografie colorate.

Perché vederlo: divertenti, assurdi e fuori dagli schemi quanto istruttivi. Nel corso dei corti, infatti, intervengono molti esperti e studiosi. Cosa c’è di meglio che vedere qualcuno che si diverte molto facendo il suo lavoro e che non si prende troppo sul serio?

I corti di “Green Porno” sono disponibili su MUBI

Nelle puntate precedenti: “Supersex”: l’amore e il sesso secondo Rocco Siffredi. L’attesa serie tv su Netflix’

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