Dal 2 al 10 settembre le Pescherie della Rocca ospitano la mostra ”Dal gioco all’universo, il genio quotidiano del prof. Roccati”, dedicata a Giovanni Roccati a quarant’anni dalla sua morte. Roccati è stato insegnante di educazione fisica, appassionato di astronomia, volo e nautica.
«Ma, soprattutto, persona umanissima con doti non comuni di genialità e manualità, attirato da tutto ciò che rimandava all’infinito» ha sottolineano la famiglia e il circolo JH Newman “liberailpresente”, che hanno organizzato questo appuntamento.
Venerdì 1 settembre alle 19 all’interno del salone Estense della Rocca, verrà presentato il libro “Giovanni Roccati, l’avventura di un uomo che era mio padre”, scritto dal figlio Vittorio. Interverrà l’autore con la sorella Giusi, il presidente del circolo JH Newman “liberailpresente” e un rappresentante dell’Amministrazione Comunale. Al termine, ci saranno aperitivo e visita in anteprima alla mostra. La mostra durerà fino al 10 settembre dalle 17.30 alle 20; il mercoledì, il sabato e la domenica le visite saranno anche dalle 10 alle 12.
Giovanni Roccati sarà ricordato attraverso una targa alla piastra polivalente del Tondo, che verrà scoperta domenica 3 settembre alle 17.30 alla presenza del vicesindaco Luigi Pezzi, alle 18.30 si terrà la Santa Messa in Collegiata.
L’ultimo appuntamento di questa settimana dedicata a Roccati è mercoledì 6 settembre alle 21 nel salone Estense: una “Serata sulle stelle”. Parteciperanno il Gruppo Astrofili Antares, la prof. Claudia Bartolotti e Maria Sangiorgi Marangoni, per un ricordo di Roccati che è stato cofondatore del gruppo Astrofili lughese. Roccati ha anche progettato e costruito diversi telescopi, tra i quali quello del liceo di Lugo su richiesta del preside Giulio Costa.
La collaborazione di Roccati con il Liceo è durata diversi anni, nutrita anche dall’amicizia con il prof. Francesco Dalla Valle, per la costruzione di apparecchi per provare le leggi della Fisica. Inoltre, su richiesta dell’amico Mario Minardi, ha inventato il tiro alla fune a quattro del Palio della Caveja e ha partecipato alla vita del rione Cento, fabbricando catapulte e alabarde, oltre a progettare e costruire un deltaplano a motore e altro ancora.
«Nostro padre ha sempre manifestato una originalità particolare – hanno scritto Vittorio e Giusi Roccati – affinata da un lavoro continuo sulle ragioni delle proprie scelte e sul valore delle azioni. Attento ascoltatore delle domande del proprio cuore, era sempre pronto a dare loro voce anche attraverso progetti e opere. Questo è ciò che lo ha reso profondamente padre, insegnante, educatore. Ci ha lasciati desiderosi a nostra volta di trasmettere la bellezza del vivere, senza scandalo per la fatica, quando è superata dal gusto dello scopo.»
Per le Pescherie della Rocca si tratta della prima mostra dopo l’alluvione.
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Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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