Generale Vannacci a Ravenna: «Candidatura alle Europee? Non mi precludo niente»

Il generale è tornato a Ravenna dopo 30 anni, ci aveva vissuto i 6 primi anni di vita. Ha presentato il suo libro l'11 dicembre al Salone dei Mosaici

Roberto Vannacci a Ravenna ha presentato il suo libro “Il mondo al contrario” nella serata di lunedì 11 dicembre. La presentazione si è tenuta al Salone dei Mosaici, nell’ambito di un evento organizzato dall’associazione culturale “Tessere del 900”. L’associazione da 5 anni promuove incontri ed eventi di “cultura non conforme”.

Vannacci, legato a Ravenna perché ci ha vissuto fino al primo anno di scuola elementare, dove il padre, capitano di artiglieria, in quel momento era stato assegnato, ha parlato del suo libro e ha risposto alle domande su un’eventuale candidatura politica.

Il successo de “Il mondo al contrario”

Il libro, uscito ad agosto, è stato duramente criticato, ma allo stesso tempo è stato primo in classifica per settimane. Con contenuti come «Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione», “Il mondo al contrario” è fra i 10 libri che hanno venduto di più nel 2023, precisamente in quinta posizione.

Non si aspettava un successo del genere, che, secondo lui, «è stato determinato da Aldo Cazzullo e Matteo Pucciarelli». Sarebbero dunque i giornalisti del Corriere della Sera e di Repubblica, criticandolo ferocemente, ad aver determinato le 230mila copie vendute.

L’eventuale candidatura alle Europee

«È chiaro – ha detto Vannacci – che la pubblicazione del libro ha suscitato un grande polverone in molti ambienti, tra cui anche quello politico. Io ho pubblicato il libro, poi il resto lo ha fatto qualcun altro (ndr. cercandolo)».

In merito a una possibile candidatura alle Europee, il generale Vannacci ha detto: «Ho sempre rilasciato risposte aperte, che non pregiudicassero il mio futuro. Voglio essere padrone del mio destino, non mi piace essere tirato per la giacchetta, ma non mi precludo nessuna decisione per il mio futuro. Quindi, pur avendo sempre detto che mi piace essere il militare e voglio continuare a fare il mio mestiere, credo anche che un eventuale cambiamento, nell’ambito dell’imprenditoria, delle relazioni internazionali, o, perché no?, anche la politica, lo deciderò liberamente quando sarà opportuno».

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