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Frisenda (Fondocasa-We Unit): «Comprare casa e accendere un mutuo è ancora oggi una buona scelta».

Quella del consulente e mediatore creditizio è una figura professionale in costante crescita ed evoluzione, sempre più indispensabile nel settore immobiliare. Ne sa qualcosa il ravennate Lorenzo Frisenda che ha scelto questa strada con We Unit del gruppo Fondocasa dopo aver a lungo lavorato come agente immobiliare. Competenze, formazione ed esperienza sono alla base della sua professionalità maturata nell’universo ‘casa’ nel corso degli anni. Insieme al nostro giornale online Più Notizie, Frisenda sta portando avanti un ambizioso progetto: la creazione di una piattaforma in grado di diventare punto di riferimento per gli annunci immobiliari nella provincia di Ravenna. Il progetto, rivolto alle agenzie immobiliari del territorio, sarà presentato in anteprima giovedì 26 gennaio alle 18, al Grand Hotel Mattei di Ravenna.

Frisenda, qual è stato in breve il suo percorso professionale?

«Dopo aver terminato gli studi, nel 1983, ho iniziato a fare le ‘stagioni’ alla Banca Popolare di Ravenna, poi ho seguito un corso per promotore finanziario all’interno del gruppo BNL. Al settore immobiliare mi sono avvicinato, nei primi anni Novanta, come responsabile finanziario del gruppo Studiocasa/Italcasa per il quale mi occupavo di mutui. E proprio per tale gruppo, nel 1994, ho aperto il primo punto vendita in via Maggiore, a Ravenna. Poi è iniziata l’avventura con la rete in franchising Retecasa, per cui sono stato responsabile di sviluppo, riuscendo ad aprire una società completa in grado di occuparsi non solo di mediazione immobiliare ma anche di credito e di partecipazione alle aste con il supporto di un avvocato».Negli ultimi dieci anni, è passato al franchising immobiliare Fondocasa che ha tanti progetti sul settore casa, non solo compravendite ma anche affitti, oltre ad offrire servizi assicurativi e di mediazione del credito con We Unit Spa…

«Sì. Insieme a mia moglie Caroline Sagarriga Visconti, abbiamo aperto il punto vendita Fondocasa, Network Nazionale. L’attività si è sviluppata e diversificata al punto da spingerci due anni fa a investire nella mediazione del credito. All’inizio pensavamo di ricercare una figura esterna poi, rispolverando le mie passate competenze, ho pensato di occuparmene in prima persona. Una scelta che ha avuto delle conseguenze: lasciare l’attività di agente immobiliare e seguire un articolato percorso abilitativo, come imposto dalla legge».[vc_single_image image=”36776″ img_size=”full”]Com’è cambiata negli anni in Italia la figura del consulente del credito?

«Dal punto di vista normativo, la professione è stata elevata per formazione e responsabilità. D’altra parte anche la clientela è cambiata profondamente: una volta era formata semplicemente da coloro che non riuscivano ad accedere al credito, oggi da coloro che si aspettano di ottenere le condizioni migliori in base alle proprie necessità e risorse».Non c’è dunque più un prodotto valido per tutti?

«No, ed è per questo che si ricercano soluzioni sempre più personalizzate e flessibili, perché ciò che può sembrare un vantaggio oggi, può non esserlo più domani. A differenza delle banche che tendono a vendere il prodotto che va per la maggiore, noi consulenti del credito proponiamo ai nostri clienti i migliori prodotti in circolazione. Il nostro obbligo è supportare il cliente, e non vendere per forza un certo prodotto. Anche la banca può essere un cliente del consulente del credito che non ha vincoli ed esclusive, per cui abbiamo la possibilità di scegliere il miglior mutuo e quello più adatto al cliente».Comprare casa e accendere un mutuo è ancora oggi una buona scelta?

«Sì. Anche se il mercato immobiliare ancora deve riprendersi dalla bolla scoppiata dopo l’ormai celebre cambio lire/euro, acquistare un immobile ha ancora il suo perché, così come il ricorso al mutuo che è spesso una necessità. Nel 99% dei casi la rata del mutuo è inferiore al canone di locazione che altrimenti si dovrebbe sostenere. L’affitto è una soluzione valida più che altro per le persone che si spostano di frequente per lavoro Per il resto, le famiglie e anche gli studenti possono comprare».Anche ora che si fa un gran parlare del rialzo dei tassi di interesse in parte già diventato realtà?

«Sì. Nonostante il terrorismo psicologico, i tassi di oggi sono molto inferiori rispetto a quelli degli anni Ottanta che sfioravano il 18%».Tornando al mercato immobiliare, come valuta la situazione attuale?

«Dopo aver patito come si suol dire le pene dell’inferno dal 2008 al 2018, il mercato ravennate si è oggi stabilizzato. Il 50-60% degli immobili in vendita non è però in linea con le reali disponibilità delle persone. Troppo spesso ancora c’è chi chiede 100 per un immobile che in realtà vale al massimo 70. Compito di un bravo consulente è far ragionare il cliente con consigli per vendere al meglio e nel più breve tempo possibile. Per questo la nostra agenzia propone un vero e proprio percorso di vendita al cliente in grado di valorizzare ogni immobile».[vc_single_image image=”36781″ img_size=”full”]

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