Questa mattina alle 11 al Museo Dante è stato presentato il nuovo atlante della Ravenna di Dante. L’Atlante è uno strumento per conoscere la Ravenna del primo Trecento attraverso mappe tematiche collegate ad esplorazioni a 360 gradi e approfondimenti multimediali sui luoghi noti, menzionati o frequentati da Dante.
Il progetto nato nell’ambito di una convenzione siglata tre anni fa tra il Comune di Ravenna e il dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, per la realizzazione di attività di valorizzazione dantesca nel percorso verso il VII centenario della morte di Dante, ricorso nel 2021.
Hanno partecipato alla presentazione Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna; Luigi Canetti, direttore del dipartimento Beni culturali dell’Università di Bologna; Paolo Pontari, specialista di Dante dell’Università di Pisa; Simone Zambruno, responsabile tecnico del FrameLAB; Roberta Lodisco, ricercatrice del FrameLAB.
“Il rapporto con il comune e la città si è consolidato in questi anni, con tantissimi eventi dedicati a dante – Spiega il Direttore di Dipartimento di Beni Culturali Luigi Canetti – L’atlante che oggi si presenta la sintesi di attività delle nostre ricerca archivistica sul territorio e permette di recepire attraverso continui aggiornamenti il lavoro raccolto. Tutto è stato reso possibile attraverso una collaborazione multidisciplianre del nostro dipartimento di beni culturali e non solo. Speriamo che questo lavoro possa essere da esempio a future collaborazioni metadisciplinari e di divulgazione scientifica con modalità innovativa”
L’atlante può essere esplorato attraverso una postazione dedicata al Museo Dante, comprensiva di un ampio touchscreen e campana sonora per la fruizione dei contenuti sonori e musicali, che offre un’esperienza immersiva ai visitatori. La visita virtuale ai luoghi evidenziati nelle mappe è accompagnata dalla narrazione di canti, video, ricostruzioni 3D, interviste a docenti e ricercatori del dipartimento di Beni culturali, percorsi musicali e testi, se pur non danteschi, comunque testimoni della grande diffusione dell’opera del Poeta.
L’atlante racconta, inoltre, dei personaggi ravennati che ebbero relazioni con Dante, i primi cenacoli danteschi nati in città subito dopo la sua morte, i poeti e cronisti dei secoli successivi. Le ‘tappe’ degli itinerari tematici di questa visita virtuale sono strettamente interconnesse tra loro, ma sono individuabili quattro principali filoni: “Dante a Ravenna”, “Ravenna nella Commedia”, “Il Cenacolo ravennate” e “La Ravenna del XIV secolo”. Tramite essi è possibile visualizzare informazioni sul complessivo contesto storico-culturale: la definizione urbanistica della città, la cultura musicale e letteraria, il modo di vestire del tempo, i luoghi ravennati frequentati da Dante, la presenza dei mosaici nella Divina Commedia.
I presenti hanno mostrato un grande interesse rivolgendo domande sui contenuti e i temi trattati. E si sono complimentati per la vastità di contenuti fra cui tour, video, audio e le narrazioni proposte sulla città, le persone e i luoghi che hanno caratterizzato la permanenza di Dante a Ravenna.[vc_gallery interval=”3″ images=”31934,31939,31947,31948,31950,31952,31954,31955,31956,31957,31958″ img_size=”full”]
L’opera richiederà un investimento di 22.176.495 euro e sarà realizzata in tre fasi a partire da giugno
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