FOTOGALLERY. Domani ultimo appuntamento per “Il giorno che verrà” al Pallavicini22 Art Gallery

Un match duro per il weekend

Domenica 27 novembre si conclude la personale di Gianni Mantovani “Il giorno che verrà” allestita presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna. La mostra sarà visitabile dalle 16 alle 20 e si prevedono la partecipazione dell’artista unitamente a Claudia Giuliani, capo delegazione FAI di Ravenna, Davide Emiliani, presidente WWF Ravenna, oltre a Claudia Agrioli e Roberto Pagnani rispettivamente Presidente e Vicepresidente di CARP Associazione di Promozione Sociale.

 

La mostra, organizzata da CARP Associazione di Promozione Sociale in collaborazione con lo Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery, con l’ Archivio Collezione Ghigi-Pagnani e con la Delegazione-gruppo giovani FAI di Ravenna, è patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, dall’ Accademia di Belle Arti di Ravenna e da WWF Ravenna.

La mostra sull’opera di Gianni Mantovani, con testo critico di Antonio Enrico Maria Giordano a catalogo, vede esposta una serie di lavori pittorici ispirati all’ambiente a testimonianza della sensibilità verso la Natura radicata da decenni nell’artista modenese. Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione sognante.

 

Motivo conduttore delle tele in mostra è il paesaggio su sfondo rosso, a simboleggiare l’urlo dell’artista contro il surriscaldamento globale del pianeta Terra ed i preoccupanti e sempre più accelerati cambiamenti climatici.

 

I titoli scelti da Gianni Mantovani per le opere in mostra (Appoggiarsi alla bellezza del cielo; Accarezzare il cielo; La bellezza non ha confini; L’infinito delle forme; Orizzonte di luce; Luce di stelle; La luce che è in noi; È già mattino; È un giorno bellissimo; Paese mio; Il sorriso di un fiore; Giardini Margherita) evocano i sentimenti, la bellezza della vita, i sogni e una visione fiduciosa e speranzosa del creato.

Gianni Mantovani nasce a Concordia (MO) nel 1950 dove tuttora risiede.

Studia all’Istituto d’Arte di Modena e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Nel 1974 inizia a insegnare Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Bologna e dal 1994 è docente di ruolo di “Pittura” e in seguito di “Disegno” presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Gli anni ’90 vedono Mantovani appassionarsi all’Arte Tribale, ed in modo particolare a quella africana. Questo interesse contribuisce in modo significativo ad accelerare una svolta creativa che era già nell’aria e le nuove opere pittoriche si caricano di immagini semplici e fantastiche.

Tra gli altri, gli hanno dedicato scritti e note critiche: Renato Barilli, Mario Bertoni, Luigina Bortolatto, Lucio Cabutti, Maria Campitelli, Toti Carpentieri, Renata Casarin, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, Vittoria Coen, Diego Collovini, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Miriam Cristaldi, Roberto Daolio, Gianfranco Ferlisi, Michele Fuoco, Armando Ginesi, Antonio

E. M. Giordano, Walter Guadagnini, Filiberto Menna, Nicola Micieli, Massimo Mussini, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Sandro Parmiggiani, Marilena Pasquali, Concetto Pozzati, Sandro Ricaldone, Giuliano Serafini, Maria Luisa Trevisan, Matteo Vanzan, Donatella Verzura.[vc_gallery interval=”3″ images=”29526,29527,29528,29529,29530,29531,29532,29524″ img_size=”full”]

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