Fiumi: Valle del Senio e Bassa Romagna in allerta arancione per il Reno. Gialla per il Santerno

Viste le piogge, il 27 febbraio in alcune zone è scattato il coc - centro operativo comunale - e la Protezione civile ha monitorato il livello dei fiumi

Vista la pioggia dei giorni scorsi, a mezzogiorno di ieri – 27 febbraio – è stata dichiarata allerta meteo arancione per alcune aree del territorio ravennate, come la Bassa Romagna e le colline del Faentino, nonché la valle del Senio. Per questo motivo, vista la ferita fresca di maggio, diversi Comuni hanno attivato il coc, il centro operativo comunale, che entra in funzione quando occorre gestire un’emergenza. La Protezione civile, inoltre, ha monitorato per tutto il giorno il livello dei fiumi.

A causa del maltempo è stata sospesa anche la linea ferroviaria Faenza Marradi, per rischio frane.

A provocare l’innalzamento dei livelli del Santerno che si sono osservati in Bassa Romagna è stata la pioggia caduta sul crinale tra Emilia-Romagna e Toscana. A Sant’Agata, ad esempio, intorno alle 16.30 il livello del Santerno ha superato di poco la soglia di allerta gialla. Nella frazione lughese di San Bernardino, invece, il livello ha iniziato a crescere intorno alle 8.15 e alle 16.30 aveva superato di poco meno di un metro la soglia di allerta gialla. Più a valle, a Villa Pianta, all’altezza del ponte sulla statale 16 Adriatica è stata segnalata la formazione di un tappo di tronchi, rami e vegetazione: intorno alle 17 aveva raggiunto una lunghezza di una cinquantina di metri.

Fino a ieri sera non si registravano invece innalzamenti dei livelli sia di Lamone e Senio nel Faentino, anche se nella valle di quest’ultimo fiume è stato attivato il centro operativo comunale a causa della vicinanza con il territorio bagnato dal Reno – ieri in piena – e per i collegamenti con la Toscana. In ogni caso i livelli del fiume, sono monitorati grazie agli idrometri sul territorio e a una squadra attivata appositamente.

Dopo le alluvioni di maggio, anche a novembre c’erano state alcune piene, causate dal maltempo in Romagna.

Foto d’archivio

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