“Scopri il coraggio che non hai”: 3 incontri per far conoscere la Protezione Civile ai cittadini

Organizzati da Rc Mistral, la più antica del territorio, partono il 2 marzo nella sede di Via Romea Nord. «Vogliamo avvicinare soprattutto i giovani, perché il mondo è loro, il futuro è per loro»

L’alluvione che ha colpito la Romagna nel 2023 ha reso evidente il ruolo della Protezione Civile nella società, che non solo si occupa di intervenire nell’emergenza, ma anche di prevenirla. Sta, dunque, per partire il nuovo ciclo di incontri gratuiti per avvicinare i cittadini al mondo della Protezione Civile e permettergli di conoscerla. “Scopri il coraggio che non hai” è un’iniziativa di Rc Mistral, più antica associazione del territorio, che nel 2023 ha compiuto trent’anni e conta più di 100 volontari.

Sabato 18, domenica 19 e 25 febbraio, i volontari di Rc Mistral saranno al Centro Commerciale Esp, per promuovere l’iniziativa e parlare con la cittadinanza. Entrerà nel vivo il 2 marzo, “Scopri il coraggio che non hai”, con tre incontri nella sede dell’associazione in via Romea Nord. Tra gli argomenti trattati ci sono la normativa di Protezione Civile, la conoscenza delle allerte e del centro operativo. Per iscriversi di può scaricare il modulo, da inviare via mail o consegnare di persona. Non c’è l’obbligo poi di diventare volontari.

«Vogliamo avvicinare soprattutto i giovani – ha spiegato la segretaria generale Flavia Sansoni -, perché il mondo è loro, il futuro è per loro. C’è una grande carenza di giovani nella protezione civile. Con noi si può fare la differenza, agendo fattivamente. Non ci si può ricordare della Protezione Civile solo nell’emergenza, perché è la continuità a fare la differenza. Se non ci saranno nuove emergenze, partiremo a febbraio con la formazione. È quello che ci auguriamo e auguriamo al nostro territorio».

«L’emergenza dell’alluvione – continua – ha messo in evidenza il messaggio che noi cerchiamo di far passare da oltre 20 anni, cioè che la protezione civile non è di qualcuno, ma è di tutti. Credo molto nel volontariato e nella Protezione Civile, dovremmo crederci tutti. Fuori dal periodo emergenziale, però, nessuno si chiede come funziona la Protezione Civile. C’è tutto un lavoro di richiesta dei mezzi, degli spazi, partecipazione ai bandi, sono attività che rimangono nell’ombra».

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