Finti vaccini: 90 pazienti chiedono di non essere processati. Imputati anche 5 dipendenti Ausl

Sono 91 gli imputati del 12 febbraio: si tratta dei pazienti del dottor. Passarini, che avrebbero ottenuto il Green Pass senza vaccinarsi o dosi diluite. La maggior parte chiede il rinvio a giudizio

Erano 91 gli imputati nell’appello del 12 febbraio, nell’ambito del maxiprocesso per i finti vaccini Covid a Ravenna. 91 contro i 227 dell’udienza precedente. Sono i pazienti del medio di base di Marina di Ravenna Mauro Passarini, che avrebbero ottenuto il Green Pass, con vaccini mai somministrati o diluiti, citati di fronte al giudice per l’udienza preliminare (gup).

La maggior parte degli imputati ha scelto di discutere la richiesta di rinvio a giudizio, qualcuno ha cambiato idea preferendo un patteggiamento.

Passarini, arrestato nell’autunno del 2021, ha già patteggiato una pena di 2 anni per falso e peculato; quest’ultimo reato si riferisce alle dosi di vaccino ricevute dal servizio sanitario nazionale e lasciate deteriorare.

I pazienti sotto accusa non sono solo romagnoli, ma provengono da tutta Italia. Nell’udienza del 4 marzo, il giudice deciderà caso per caso se propendere per sentenza di non luogo a procedere come chiesto dai difensori, facendo cadere le accuse, oppure rinviare a giudizio dando il via al processo.

Per quanto riguarda medici e infermieri, sono cinque gli imputati che risultano dipendenti dell’Ausl Romagna, nei confronti dei quali l’azienda sanitaria ha deciso di costituirsi parte civile. Quattro hanno discusso il rinvio a giudizio, una sceglierà tra patteggiamento e rito abbreviato.

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