Giunge dopo lunga attesa la nomina del commissario per la ricostruzione del post-alluvione, la scelta è ricaduta alla fine sul Generale Francesco Paolo Figliuolo, il via liberà alla nomina discussa nel Consiglio dei ministri delle 18, con all’ordine del giorno un decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione. Figliuolo, comandante del Comando operativo di vertice interforze, ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022.
Il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale commenta la nomina da parte del Consiglio dei ministri del generale Francesco Paolo Figliuolo commissario per la ricostruzione post alluvione.
«Buon lavoro al generale Figliuolo lo aspettiamo al più presto in Romagna. – dichiara il Sindaco e il Presidente di Regione – Durante la pandemia ne abbiamo conosciuto le capacità e lo spirito di sacrificio che anche in questo caso lo hanno portato ad accettare un compito molto difficile. Il Governo, dopo averci spiegato per tre settimane che un commissario non serviva, arriva con grave ritardo a una scelta di indiscutibile qualità.»
Al momento ancora non è chiaro se con la nomina del commissario siano state contestualmente stanziate le risorse essenziali per permettere a lui e a noi di continuare ad operare;
«Spero veramente che ora non si perda più un solo minuto – spiega de Pascale – per riscostruire i territori devastati dall’alluvione e dalle frane e dare una risposta strutturata e non solo emergenziale, alle comunità e alle imprese che attendono gli indennizzi da ormai troppo tempo. Le istituzioni del territorio sono pronte a lavorare fianco a fianco al commissario Figliuolo con assoluto spirito di responsabilità e collaborazione».
La ventilata nomina dei tre presidenti di Regione come sub-commissari sarebbe un primo segnale positivo.
«Le nostre priorità rimangono sempre le stesse presentate alla premier Meloni ormai tre settimane fa: stanziamento delle risorse necessarie agli indennizzi e ai lavori di somma urgenza, assenti nel dl alluvioni del primo giugno e un piano strategico per rendere più sicura la nostra terra sia sul versante delle frane che del rischio alluvionale. – continuano– Spero davvero che con la decisione di oggi il Governo segni un netto cambio di passo sui tempi, sulle risorse e sui corretti rapporti con il territorio. Arriviamo a questo passaggio dopo tre settimane di pressing costante da parte di istituzioni,- concludono – associazioni e sindacati del territorio, ora non aspettiamo altre tre settimane per stanziare le risorse necessarie al lavoro del commissario».
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