Dal 6 al 14 settembre 2024 Ravenna diventa la città della danza ospitando la XXVI edizione del Festival Ammutinamenti: 40 artisti e artiste tra ospiti nazionali e internazionali affermati e giovani proposte per un programma di 28 eventi diffusi in diversi luoghi della città, tra spazi urbani e non convenzionali e paesaggi naturali, e 11 laboratori e pratiche artistiche rivolte alla comunità.
Il Festival Ammutinamenti è organizzato e promosso dall’Associazione Cantieri Danza con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri ed è realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale, con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, ATER Fondazione e con il sostegno di APT Servizi Emilia Romagna, del Network Anticorpi XL e del Centro Commerciale ESP.
Una ventiseiesima edizione che si manifesta come alternativa al tempo che viviamo rivelando il desiderio di scardinare abitudini consolidate e lasciarsi sorprendere da un nuovo incedere. In Controtempo – questo il titolo dell’edizione – si desidera allenare la capacità di inserire pause ed elementi di contrasto nel nostro tempo regolare scandito da impegni, scadenze e risultati da raggiungere, per creare uno spazio di ascolto e di osservazione e tentare il superamento di schemi regolari, concedendoci, così, nuove possibilità e generando nuovo ritmo per entrare con profondità nel presente, nel proprio corpo, nell’incontro con l’altro, nei luoghi che attraversiamo quotidianamente, lasciandoci sorprendere dalla forza delle asincronie, degli slittamenti, delle armonie e dei contrappunti.
Ad accogliere il festival sono i luoghi iconici di Ravenna come il MAR – Museo d’arte della Città di Ravenna, il Palazzo Rasponi dalle Teste, tra gli edifici storici più maestosi della città, la Fondazione Sabe per l’arte, punto di riferimento per la promozione dell’arte contemporanea, le Artificerie Almagià, il Teatro Rasi, Piazza Kennedy, accanto a spazi rigenerati attraverso progetti culturali dedicati come l’Ex Consorzio Agrario-Area Tempus oltre a quelli in cui immergersi nella natura e nella storia come la Chiusa di San Marco e il Molino Lovatelli o nella street art del quartiere Darsena, e a quelli solitamente riservati allo shopping come il Centro Commerciale ESP.
Nomi significativi ed emblematici della danza contemporanea compongono il programma di questa edizione quali Virgilio Sieni, Alessandro Sciarroni, Simona Bertozzi, Salvo Lombardo, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Chiara Frigo e Marigia Maggipinto, gruppo nanou, Monica Francia e lo spagnolo Roberto Olivan accanto ai giovani e talentuosi Rafael Candela, Àngel Duran, Richard Mascherin, , Parini Secondo, Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, Elisa Sbaragli, Giacomo Turati e Mattia Quintavalle.
Dal 12 al 14 settembre è di scena la Vetrina della giovane danza d’autore, piattaforma nazionale di emersione della nuova generazione di artisti e artiste nell’ambito della danza contemporanea e di ricerca italiana che ha come protagoniste le creazioni di 15 autori e autrici selezionati tramite call nazionale dai partner del Network Anticorpi XL, la rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore.
Venerdì 6 settembre, dopo l’anteprima dell’ 1 settembre con la performance do-around-the-world del collettivo Parini Secondo realizzata in collaborazione con la rassegna Ra-dici35, il festival si apre ufficialmente con una giornata ricca di eventi.
Il coreografo Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2019), tra i nomi più prestigiosi e innovativi della danza contemporanea, presenta nelle stanze affrescate del Salone Nobile di Palazzo Rasponi dalle Teste (ore 18.30) Save the last dance for me, spettacolo sulla Polka Chinata ospitato in tutto il mondo. Si tratta di un ballo tradizionale bolognese risalente ai primi del ‘900, una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.
Silvia Calderoni e Ilenia Caleo sulla Banchina della Darsena (ore 19.30) ci interrogano con il loro thefutureisNOW?, un’azione performativa che si propaga in spazi e contesti diversi riscrivendo ogni volta una partitura liquida incontrollabile che trae ispirazione dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962) in cui l’artista immerge la testa nella pittura e disegna una linea di carta per poi lasciare l’opera aperta a chiunque voglia riprodurla.
Le Artificerie Almagià ospitano in serata (ore 20.15) la performance a conclusione del laboratorio DEVICE di Monica Francia con giovani e adolescenti dal titolo CONGEGNO EMOTIVO.
Alle 20.45 (Artificerie Almagià) spazio all’arte visiva con l’inaugurazione della mostra di Flavia Bucci, autrice dell’opera presente nella grafica di questa edizione del festival. Si prosegue (ore 21.30 – Artificerie Almagià) con il coreografo Àngel Duran che è in scena con Clinch, creazione che espone la mascolinità più tossica stabilita nella competizione e nel confronto con tutto ciò che è diverso. La giornata si conclude (ore 22.00 – Artificerie Almagià) con la nuova sezione musicale, a cura di Norma APS, che vede protagoniste le band del territorio ravennate AsiaNoia e Cacao. Il sound degli AsiaNoia è plasmato da differenti influenze stilistiche che partono dall’indie e arrivano al post punk, passando per il rock alternativo e il cantautorato. Il duo strumentale Cacao formato da Matteo Pozzi e Diego Pasini, desidera esplorare le possibilità dei due strumenti – basso e chitarra – all’interno di sonorità e generi musicali che solitamente vengono eseguiti e arrangiati con drum machine e suoni sintetici.
Sabato 7 settembre il MAR – Museo d’arte della Città di Ravenna accoglie la performance di Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, protagonista di Miss Lala al Circo Fernando / In a room (ore 16 e ore 17). Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti, un archivio dal quale il pubblico può attingere. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia Maggipinto compone un racconto in tempo reale facendosi corpo e parola per assecondare le scelte degli spettatori, pronta a improvvisare di nuovo sulle corde sottili della memoria. Alle ore 18, sempre al MAR, lo spettacolo va in scena nella versione dedicata ai bambini e famiglie con il titolo Miss Lala al Circo Fernando / Kids.
Alle ore 18 la danza è protagonista al Centro Commerciale ESP con la performance Forrest del giovane danzatore italo-brasiliano Rafael Candela, lavoro che nasce dal desiderio di instaurare una maggiore prossimità e informalità tra performer, spazio e pubblico, e con Memento di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi (creazione vincitrice di Danza Urbana XL 2024) che creano una sorta di paesaggio immaginario dove due corpi indagano sul significato del ricordo.
Le Artificerie Almagià ospitano in serata (ore 20.30) lo spettacolo Breathing room del coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, con la partecipazione di Sissj Bassani. Il lavoro crea un ambiente in perenne edificazione attivato da un invito alla performer Sissj Bassani ad abitare questo perimetro relazionale attraverso una performance determinata in tempo reale: senza prove, né anteprime, né repliche. L’invito si sostanzia come atto di complicità e come espressione radicale di un essere-adesso che ridefinisce i principi di autorità e di potere individuale nella creazione artistica.
A seguire (ore 22.00, Artificerie Almagià) il coreografo e danzatore spagnolo Richard Mascherin è in scena con Vacìo espiritual, una performance rituale in cui il corpo, il suono e la musica techno sono tra loro collegati. È una cerimonia che infila cadute e rotture per riempire un vuoto costante che, tuttavia, non può essere colmato da qualsiasi stimolo esterno.
La serata di sabato si conclude, sempre alle Artificerie Almagià (ore 22.30), con l’installazione video legata al progetto do-around-the-world di Parini Secondo, un archivio che narra i progressi tecnici nell’attività del salto del collettivo emiliano romagnolo e ripercorre la geografia del suo percorso di ricerca e dei luoghi attraversati dal progetto.
Domenica 8 settembre, giornata di danza in itinere con il percorso in natura Tracce di danza nel cammino di Ravenna città d’acque realizzato in collaborazione con Trail Romagna. Una passeggiata tra le antiche e attuali vie d’acqua che ripercorre le memorie acquifere della città di Ravenna, dalla Chiusa di San Marco al Molino Lovatelli (ore 17), e si arricchisce degli interventi danzati di Sleep in the car di Virgilio Sieni. La performance site-specific è l’immagine della nostra strana condizione contemporanea, dove l’auto si è sostituita alle case ma anche agli spazi pubblici dove una volta si poteva sonnecchiare su una panchina, appoggiati al gomito su un tavolino, su una sedia fuori dalla porta. È anche la provocazione di una dimensione intima da riconquistare dove il sonno sia la vittoria della dimensione dello “stare” sulla frenesia dell’andare. (camminata di 4,5 km + performance – iscrizione obbligatoria sul sito www.trailromagna.eu).
La danza ci accompagna anche nel percorso nei luoghi del quartiere Darsena tra performance e pratiche artistiche (partenza ore 17.30, Parco Mani Fiorite). Un’immersione nella Darsena, tra murales e graffiti d’autore, con Rafael Candela che con il suo Forrest, munito di cuffiette, cammina e si muove a ritmo di musica aprendosi alla casualità degli incontri e scrivendo la drammaturgia in tempo reale, e con Giacomo Turati e Mattia Quintavalle e il loro R.I.A.D. Rhythm is a Dancer, performance vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024 legata alla body percussion e allo stepping, due tecniche che permettono al corpo di “suonare” e ballare allo stesso tempo. Il suono riverbera nei passi dei danzatori e il movimento incorpora ciò che sente l’udito creando uno scambio infinito tra movimento e musica. A concludere la passeggiata performativa, la pausa green degli Ortisti di strada con Per gioco e per le piante, laboratorio che attraverso i linguaggi del teatro e della giocoleria ci conduce in un’esplorazione botanica alla scoperta delle piante spontanee del nostro territorio.
Lunedì 9 settembre l’Area Tempus dell’ex Consorzio Agrario (ore 18) è la cornice di Mirada, performance multimediale della coreografa Elisa Sbaragli, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024, che propone nuovi modi di contemplare la presenza di un corpo nello spazio con un punto di vista ultra dinamico. Alle ore 18.30, sempre nell’Area Tempus, gruppo nanou presenta Specie di spazi, una conversazione in collaborazione con la ricercatrice e docente del Politecnico di Milano Francesca Serrazanetti accompagnata da azioni coreografiche e performative che pone in dialogo le reciproche diverse discipline sul tema dello Spazio, del suo impiego, della sua necessarietà e della sua osservazione. Un progetto, quello di gruppo nanou, per ritrovare e costruire nuove comunità attraverso la costruzione di nuovi spazi, fisici e del pensiero, processi culturali di diffusione e riflessione sulle pratiche contemporanee.
Alle 21 le Artificerie Almagià accolgono Athletes – Ravenna, il progetto di rilettura coreografica delle pratiche sportive di Simona Bertozzi che intreccia danza, sport e vocalità. Athletes – Ravenna vede in scena un gruppo di danzatrici, Alessandra Zambelli (ex giocatrice di pallavolo) che ha messo in atto una forma di trasmissione delle sue pratiche sportive, del vocabolario gestuale e della vocalità che le caratterizzano, e le 15 donne che hanno preso parte al laboratorio condotto dalla stessa Bertozzi a Ravenna realizzato tra luglio e settembre.
La giornata si conclude (ore 21.45 – Artificerie Almagià) con la creazione El resto del naufragio di Roberto Olivan, un progetto di collaborazione tra Italia, Spagna e Cuba – realizzato nell’ambio di CRISOL – creative processes-programma Boarding Pass Plus 2022/24 del Ministero della Cultura – nato con l’obiettivo di esplorare sinergie comuni per unire l’essenza di ciascuna cultura, una fusione che apre a nuove possibilità contribuendo creativamente a una possibile interpretazione attuale nel rispetto del contesto culturale di origine.
Il Festival Ammutinamenti promuove inoltre Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore, una sezione multiforme e parallela al cartellone di spettacoli e performance dedicata a laboratori e pratiche artistiche – a partecipazione gratuita – condotti da artisti/e e professionisti/e del settore e aperte a cittadini e cittadine di tutte le età. Undici appuntamenti per sperimentare differenti pratiche di movimento, scoprire le potenzialità del gesto espressivo e integrare la pratica danzata nella propria quotidianità.
Oltre agli incontri laboratoriali per la creazione di Athletes – Ravenna iniziati lo scorso luglio, il calendario di attività prevede il laboratorio di pratiche performative DEVICE rivolto a giovani e adolescenti condotto da Monica Francia e Zoe Francia Lamattina (dal 2 al 6 settembre) e il laboratorio attraverso cui cimentarsi nella polka chinata con i danzatori dello spettacolo Save the last dance for me Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini (6 settembre, ore 15, Palazzo Rasponi dalle Teste).
Il risveglio sabato 7 settembre è con la lezione di yoga e anatomia esperienziale Ritmi in dialogo di Rita Valbonesi (ore 9, Giardino Il Deserto Rosso) per proseguire con gli Allenamenti verso fragolesangue con Monica Francia in cui si potrà fare esperienza di alcune pratiche della danza volte ad attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani (ore 10.30, Artificerie Almagià – a seguire presentazione del libro CorpoGiochi in 20 pratiche). La giornata prosegue con il laboratorio di danza condotto dal danzatore Rafael Candela rivolto alle scuole di danza del territorio (ore 14, Palestra scuola M. Montanari) e si conclude con la pratica di Yoga family pensata per adulti e bambini/e dai 6 anni condotta da Federica Samorì. Il primo appuntamento di domenica 8 settembre è con il laboratorio di Marigia Maggipinto, rivolto alle scuole di danza del territorio, in cui propone pratiche che attingono alla sua esperienza personale e artistica con Pina Bausch (ore 14.30-16.30 – Palestra scuola M. Montanari). In ForrestLab di Rafael Candela (ore 15.30-16.30 – Centro Sociale La Quercia), invece, l’artista condivide alcune pratiche della performance site-specific Forrest con l’intento di costruire una comunità passeggera, in cui il ballo e l’esplorazione ludica del proprio corpo diventano un mezzo per mettersi in relazione e abitare in maniera inedita uno spazio condiviso, mentre con Just clap (ore 16-17 – Parco Mani Fiorite), laboratorio di ritmo e danza, si sperimentano le tecniche della body percussion partendo dal semplice battito delle mani con i performer Giacomo Turati e Mattia Quintavalle.
Dal 12 al 14 settembre è di scena la Vetrina della giovane danza d’autore, una tre giorni dedicata ai giovani coreografi e coreografe provenienti da tutta Italia selezionati/e tramite una call nazionale dai partner del Network Anticorpi XL. I/le selezionati/e di questa edizione per l’innovatività e l’originalità della ricerca e del linguaggio artistico, la coerenza e chiarezza della struttura coreografica e drammaturgica e per l’interpretazione e la sensibilità scenica del cast coinvolto sono: Simone Lorenzo Benini, Antonio Cataldo, Ottavia Catenacci, Collettivo Macula, Mariangela Di Santo, Teodora Grano, Michael Incarbone, Giovanni Insaudo, Claudio Larena, Roberta Maimone, Gianni Notarnicola, Gaetano Palermo, Alessandra Ruggeri, Mariagiulia Serantoni, Carmela Eliana Stragapede.
Info: www.cantieridanza.it/festivalammutinamenti; info@festivalammutinamenti.org – 320 9552632; Facebook: Festival Ammutinamenti – Cantieri Danza; Instagram: ammutinamentifestival – cantieridanza; Ufficio stampa: Rossella Gibellini/PepitapuntoCom 347.2105801.
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