Alberto Ferrero, consigliere di Fratelli d’Italia, presenta la questione dei disagi nella mobilità dei crocieristi. «In questi giorni la nostra città è affollata di turisti, molti sono crocieristi, altri sono visitatori ed escursionisti venuti a visitare Ravenna. Per una città a vocazione turistica come la nostra, questo è senza dubbio positivo e dovremmo adoperarci affinché il numero di persone che vengono a visitarla sia sempre maggiore».
«Già oggi, infatti, vediamo l’effetto che i crocieristi hanno per l’economia di Ravenna, essi danno vita ad un vero e proprio effetto moltiplicatore positivo su molti settori, a partire da quello ricettivo, passando poi per quello legato all’enogastronomia ed in generale per tutte le attività presenti nel centro storico. Purtroppo però fino ad oggi il settore turistico non è mai stato inserito all’interno di una visione d’insieme, la politica si è spesso disinteressata e l’amministrazione non si è mai posta l’idea di dare vita ad una vera e propria cabina di regia che comprendesse tutti i settori coinvolti. Questo consentirebbe di evitare alcune criticità che spesso si presentano, come ad esempio oggi».
«In questo periodo, infatti, ai crocieristi si sommano coloro che sono venuti per partecipare o assistere alle gare di Dragon Boat che si stanno svolgendo alla Standiana. Questo ha reso estremamente difficoltoso rintracciare un mezzo che consentisse ai crocieristi di recarsi all’imbarco della nave a Porto Corsini e tutto ciò, per una città come la nostra, non è tollerabile. Nei periodi di maggior afflusso, è fondamentale predisporre tutta una serie di strumenti per evitare questi disagi».
«Esempi potrebbero essere accordarsi con i tassisti dei comuni vicini affinché una parte di loro, esclusivamente in via temporanea ed in occasione determinate, venisse a Ravenna. Altresì, visto il successo che la linea 90 sta riscontrando, aumentarne la corse, limitatamente alle giornate di imbarco e sbarco e senza per forza dover parametrare il costo della corsa alle normali tariffe. Questo snellirebbe di molto la necessità di mezzi alternativi e darebbe respiro alle casse sempre più vuote di Start Romagna».
«Un navetto in cui il biglietto fosse concorrenziale, ma ovviamente superiore al normale biglietto dell’autobus, garantirebbe una entrata fissa aggiuntiva di assoluta rilevanza. Una amministrazione che avesse realmente una sensibilità turistica si occuperebbe di queste criticità per ben figurare come sistema logistico, ma cosa vogliamo aspettarci da chi non ha ancora delineato un progetto di viabilità alternativa a Porto Corsini?», conclude.
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