Faenza: tutti i premiati del Mondial Tornianti ad Argillà 2024

La XXXVI edizione del Mondial Tornianti-L’Oro del Vasaio, all’interno di Argillà 2024, si è rivelata un’edizione di successo con un numero di concorrenti iscritti mai visto prima: circa ottanta partecipanti.

Anche il montepremi di quest’anno è stato particolarmente elevato, complessivamente circa 15.000 euro grazie al contributo generoso dei tanti sponsor «a dimostrazione che le aziende tecniche – commenta Carla Benedetti, presidente dall’Associazione Mondial Tornianti Gino Geminiani che ha organizzato l’evento – hanno puntato su Faenza e su Argillà come vetrina di riferimento a livello internazionale».

Il Mondial Tornianti

Il campionato mondiale tecnico è stato vinto da Giuseppe Colì (sezione maschile) e da Bente BrosbØl Hansen (sezione femminile) con i primi premi Shimpo Tornio RK 3E offerti da Ciba. I secondi podi (Buoni acquisto Cibas) sono andati ad Augusto Girolamini (sezione maschile) e a Agata Marcinkowska (sezione femminile), mentre i terzi Premi intitolati a “Sergio Soli” sono stati aggiudicati ad Alvaro Vitali (sezione maschile) e a Lea Tardito (sezione femminile).

Il campionato mondiale esteta è stato vinto dallo spagnolo Jose Mariscal Paneque (sezione maschile) e da Bente BrosbØl Hansen (sezione femminile), secondi arrivati Augusto Girolamini da Deruta (sezione maschile) e Elena D’Oria da Torino (sezione femminile), terzi Mario Bertolin da Bassano del Grappa (sezione maschile) e Lea Tardito dalla Francia (sezione femminile).

Ad Emiliano Porcelli è stato assegnato il Premio Giovane, mentre il Premio alla squadra più numerosa proveniente da una città di antica tradizione ceramica è andato all’Unione delle Fornaci della Terracotta di Montelupo Fiorentino.

Il premio Vasaio Gino Geminiani (4° edizione) è andato a Roberto Reali, mentre Bente BrosbØl Hansen è stata insignita del Premio alla Carriera per la sua fedeltà al Mondial Tornianti con ventidue partecipazioni al Campionato tecnico e sette all’Esteta.

«Grazie alla nuova collocazione di fronte al duomo, dove le scalinate fungevano da scenografica quinta teatrale per il numeroso pubblico – conclude Claudia Casali, direttrice del MIC Faenza, organizzatore di Argillà –  questa è stata un’edizione straordinaria che ha svolto appieno la sua funzione di spettacolarità, di promozione e di valorizzazione di un’arte che altrimenti rischia di essere dimenticata».

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