FOTO. Faenza torna unita con l’apertura dei ponti Bailey e delle Grazie. Presente il generale Figliuolo

Ripristinata la circolazione tra i due nuclei storici della città, il centro storico e il Borgo Durbecco. Le caratteristiche degli interventi eseguiti.

Con la riapertura dei ponti Bailey e delle Grazie, giornata molto attesa per i faentini quella di oggi, venerdì 19 aprile. Stamattina è stata ripristinata infatti la circolazione tra i due nuclei storici della città, il centro storico e il Borgo Durbecco attraverso il ponte delle Grazie, che era stato chiuso al traffico nel maggio dello scorso anno dopo le alluvioni che ne avevano minato pesantemente l’impalcato, e il nuove ponte provvisorio di tipo Bailey.

Alla breve cerimonia hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali, il Vicario della Diocesi di Faenza e Modigliana, don Michele Morandi, tecnici del Settore Lavori Pubblici dell’Unione della Romagna Faentina che ha seguito i lavori, i tecnici e le maestranze delle imprese che hanno lavorato e alla presenza del commissario straordinario per la ricostruzione dopo le alluvioni in Emilia Romagna, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Per quanto riguarda il ponte Bailey, questo è stato realizzato a una trentina di metri verso monte rispetto al Ponte delle Grazie, unendo le due rive del fiume Lamone tra via Renaccio e via Ugo Piazza.

Scendendo nel dettaglio, il ponte di tipo Bailey è stato realizzato con una struttura reticolare modulare a via inferiore su un’unica campata di luce pari a circa 73.4 metri. La sezione trasversale presenta due travi reticolari di estremità di altezza pari a circa 4.8 m, poste ad un interasse pari a circa 6.4 m, collegate da traversi e longherine che realizzano l’impalcato viabile. La sezione stradale utile al passaggio dei veicoli a motore ha una larghezza utile è di 4,2 metri. La struttura è sostenuta da ‘spalle’ della dimensione di 8x5x1 metri poggiate su doppie file di pali del diametro di un metro e della lunghezza di 25 metri trivellati in profondità sui due argini del fiume Lamone.

Il ponte Bailey: come è stato realizzato

La sua realizzazione ha visto coinvolte diverse professionalità che in sinergia hanno lavorato in tempi molto compressi con l’obiettivo di restituire alla città un collegamento fondamentale. Le prime attività condotte sono state la realizzazione dei pali di fondazione e relative spalle per poi lasciare spazio all’allestimento del cantiere per il varo del ponte prefabbricato. In corrispondenza degli appoggi del ponte tipo Bailey, quale protezione del corpo arginale da possibili fenomeni di erosione localizzati che potrebbero esporre le opere di fondazione del ponte e innescare una erosione diffusa dell’argine, è stata realizzata una protezione con massi naturali. I tempi di realizzazione delle fondazioni sono durate circa un mese e dall’1 fino al 31 marzo la ditta incaricata ha effettuato il varo del ponte.

La definizione della quota di intradosso del ponte provvisorio, più alto di quello delle Grazie, ha comportato la necessità di realizzare due rampe di collegamento al piano stradale ai cui lati sono stati montati guard-rail di protezione; inoltre, per agevolare la viabilità per i mezzi che devono intraprendere il ponte, è stata realizzata una rotatoria, del diametro di 25 metri, all’incrocio tra via Renaccio e via Lapi che verrà mantenuta anche nella configurazione definitiva della viabilità per migliorare la sicurezza stradale in quel tratto. Costo per la realizzazione delle opere accessorie e per la posa de Ponte Bailey, compreso di noleggio per 24 mesi e le opere è stato di 1.880.994,32 IVA inclusa di cui circa 80mila euro donati dall’Ance Emilia Romagna, l’Associazione nazionale costruttori edili, e la restante parte attraverso ordinanze della Struttura commissariale per opere in somma urgenza.

Ponte delle Grazie, intervento di manutenzione straordinaria

Per poter riaprire il Ponte delle Grazie, chiuso a maggio dello scorso anno, è invece stato necessario un intervento di manutenzione straordinaria per rinforzare le travi dell’impalcato. Questo permette, in attesa del Piano di sicurezza dell’Autorità di Bacino destra Po che definirà le modalità tecniche per la realizzazione di un nuovo manufatto, di poterlo riaprire ai mezzi sotto le 3,5 tonnellate in un solo senso per non gravarlo eccessivamente e in entrambe i sensi di marcia per le bici e i pedoni. L’intervento per la manutenzione del Ponte delle Grazie è costato complessivamente 200.000 euro iva inclusa anche questi arrivati dalla struttura commissariale. I lavori sono stati consegnati durati circa 70 giorni.

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