Faenza, centro nevralgico del manufacturing avanzato, presenta il primo Hub della ceramica

Sottoscritto un memorandum e istituito un tavolo di confronto e di lavoro, capofila l’Unione della Romagna Faentina

Con la sottoscrizione di un memorandum di intenti, è stato formalizzato in questi giorni il primo passo per il riconoscimento formale di Faenza e il suo territorio come centro nevralgico del manufacturing avanzato.

 

Il patto fra tutti i soggetti coinvolti ha come obiettivo l’identificazione del Territorio della Romagna Faentina come C-Hub, l’Hub dei materiali compositi, dove la C sta ad indicare quei materiali la cui lavorazione è la peculiarità eccellente del nostro territorio: carbonio, compositi, ceramica.

 

Il memorandum, già presentato all’assessore regionale allo sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla, prevede in primis l’istituzione di un Tavolo permanente composto da aziende, enti di ricerca, università. A rappresentare il Tavolo, oltre all’Unione della Romagna Faentina che presiederà questo percorso, sono stati chiamati Otello Valenti, direttore risorse umane di Scuderia AlphaTauri spa, affiancato da Alessandra Sanson direttrice di Istec-Cnr Faenza, Alessandra Folli, manager di Romagna Tech e di Fondazione Flaminia come segreteria operativa in qualità di gestore del Tecnopolo.

 

Si tratta senza dubbio di un risultato storico. Nel territorio della Romagna Faentina da anni si è infatti consolidato un sistema di eccellenza nella lavorazione del carbonio, materiale che trova applicazioni in moltissimi campi industriali e che affianca il settore dei materiali ceramici andando a dare una connotazione al territorio quale luogo vocato ai prodotti destinati ad applicazioni per le alte prestazioni. Risultava dunque fondamentale consolidare queste peculiarità impegnandosi a dare identità al sistema del manufacturing avanzato, dando forma e maggiori opportunità a un sistema produttivo che offra un significativo potenziale di innovazione e crescita.

La firma del memorandum sancisce la nascita di un percorso sinergico fra l’amministrazione locale, il sistema delle imprese, il sistema della ricerca e dell’alta formazione per lo sviluppo di un ecosistema territoriale competitivo nel quale il contesto economico sociale tecnologico e creativo locale operano in stretta connessione con un orizzonte di livello nazionale, europeo e internazionale, istituendo un coordinamento tra i soggetti, definendo ruoli, relazioni e reciproci impegni per dare identità, forza e univocità di intenti.

 

Come noto nel territorio faentino operano importanti realtà imprenditoriali attorno alle quali si è consolidata una rete di piccole e medie imprese e di realtà artigiane dall’altissimo know-how tecnologico che impiega circa un migliaio di addetti altamente specializzati. Un sistema produttivo ben inserito nelle principali catene del valore internazionali che esporta all’estero oltre il 70% delle loro lavorazioni, a cui si affiancano Centri di ricerca e formazione altamente qualificati come il CNR, l’ENEA, l’Università di Bologna, che dispongono di reti di ricerca internazionale e integrati nella rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e nella rete dei Tecnopoli regionali.

 

Il risultato di oggi è un punto di approdo non casuale. Da circa 20 anni è infatti operativa l’area del Tecnopolo Torricelli per la ricerca e l’innovazione in cui sono inserite strutture di ricerca, università, alta formazione, servizi alle imprese e un incubatore. Tutto questo ha favorito lo sviluppo del sistema di eccellenza nella lavorazione del carbonio, che affianca il settore, già consolidato, dei materiali ceramici.

 

I materiali funzionali per le alte prestazioni trovano molteplici applicazioni: dall’energia all’edilizia, senza dimenticare l’ambiente, la salute e le applicazioni industriali. In particolare, il mondo dell’automotive e del motorsport, così come l’aerospazio e la mobilità in genere, presentano quote importanti di attività direttamente o indirettamente legate alla produzione di materiali compositi avanzati, che, a differenza dei materiali tradizionali, riescono a rispondere alle nuove esigenze di applicazione e rappresentando un potenziale di sviluppo molto ampio.

 

Obiettivi specifici del neo-costituito Tavolo sono di riconoscere le specificità distintive del C-HUB nella realtà regionale più vasta e di rafforzarne l’identità anche tramite un brand che favorisca la sua attrattività economica e la capacità di catalizzare investimenti pubblici e privati. Ci si propone inoltre di diventare interlocutore credibile e autorevole verso le istituzioni regionali e nazionali

 

I primi progetti concreti sui quali il C-Hub è chiamato a lavorare riguardano il rafforzamento della filiera formativa e la creazione di nuove infrastrutture di ricerca, che, in sinergia con la rete Alta Tecnologia Regionale, metta a sistema le competenze di tutti gli attori, anche tramite laboratori congiunti, elemento distintivo del C-HUB.

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