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Fa tappa a Fusignano la rassegna Jazz “Crossroads”, con 5 concenti in programma

Anche quest’anno la rassegna jazz Crossroads – alla sua 24esima edizione – fa tappa a Fusignano, con cinque concerti che si terranno all’auditorium «Arcangelo Corelli», in vicolo Belletti 2, alle 21.

Giovedì 9 marzo ci sarà il concerto di Josho Stephan Trio. Sin dal titolo, Django Forever, e dall’organico tutto corde, il trio del chitarrista tedesco Joscho Stephan mette in chiaro la sua dedizione al gipsy swing, il jazz gitano che furoreggiò negli anni Trenta e che da allora ha sempre conservato una sua forte identità all’ombra del suo nume tutelare: Django Reinhardt. Ascoltando Joscho, il canone classico di questa musica suona improvvisamente rivitalizzato, come illuminato dall’interno: il gusto interpretativo cerca significati personali nei classici del repertorio, che escono di colpo dal loro status di brani intoccabili. Nato nel 1979, Joscho Stephan ha esordito su disco nel 1999 (Swinging Strings, che lo ha immediatamente imposto all’attenzione internazionale). Ha poi collaborato con Biréli Lagrène, Tommy Emmanuel, Frank Vignola, Paquito D’Rivera, Charlie Mariano, James Carter, Grady Tate. A Fusignano sarà accompagnato da Sven Jungbeck (chitarra ritmica) e Volker Kamp (contrabbasso).

Venerdì 17 marzo si esibiranno i Mixmonk, gruppo musicale composto da Joey Baron (batteria), Bram De Looze (pianoforte), Robin Verheyen (sax). Verheyen e De Looze sono figure di rilievo della scena jazzistica belga: solisti di notevole virtuosismo nonché leader dalla spiccata personalità. Hanno affrontato insieme la musica di Thelonious Monk nell’icastica formula del duo per anni. Poi arrivò Joey Baron, ed ecco creati i MiXMONK, con il suo ingresso l’omaggio ai Monk ha assunto un tono di originalità. Lo si può ascoltare nelle due prove discografiche del trio: MixMonk (2019) e On the Loose (2022). Joey Baron, nato in Virginia nel 1955, è sin dagli anni Ottanta un punto di riferimento assoluto del jazz più progressista.

Venerdì 31 marzo si esibisce il trio di Antón Cortés con Toni Cuenca (contrabbasso) e Luky Losada (percussioni). Cortés è nato a Palma di Maiorca nel 2007, appena adolescente eppure già da diversi anni ha letteralmente sconvolto il mondo del flamenco. Per di più lo ha fatto con il pianoforte, che non appartiene alla comune strumentazione di questo genere musicale. Da lì ha continuato come autodidatta, ispirandosi ai grandi maestri del flamenco, sino a sviluppare un proprio stile. Nel 2020 è stato semifinalista di Got Talent España. Nonostante la sua giovanissima età, ha condiviso il palco con alcuni degli esponenti più affermati del flamenco: Pitingo, Duquende e Jorge Pardo.

Nuova tappa giovedì 6 aprile con Nico Gori, che si esibirà con il suo Swing 10tet. Gori celebra i fasti dello swing e del jazz da ballo, con Benny Goodman e Count Basie come punti di riferimento. Il repertorio è infatti quello delle big band tra anni Trenta e Quaranta, con l’aggiunta di brani originali. Nella sua carriera Gori ha frequentato la musica classica, il funk e l’acid jazz, ma è sicuramente nell’ambito jazzistico che ha saputo meglio distinguersi come solista.

La rassegna si chiude venerdì 14 aprile con Francesco Bearzatti e Carmine Ioanna. Insieme rappresentano la contaminazione delle sonorità popolari con il jazz e della musica contemporanea con la world music. Favolando (disco pubblicato nel 2019 su etichetta Artesuono) è il frutto di un lungo percorso condiviso dai due artisti,realizzato dopo un paio di anni di attività dal vivo. Bearzatti è oramai conosciuto come un’artista di fama internazionale. La formazione con la quale più si identifica è il Tinissima Quartet, ma si dedica comunque a numerose altre collaborazioni, come dimostra questo duo dalla strumentazione insolita ma non inedita. Carmine Ioanna, invece, si forma come pianista e fisarmonicista seguendo gli studi classici. Il jazz è comunque da sempre parte dei suoi interessi. Di particolare rilievo sono il suo sodalizio artistico con Roy Paci e i tour internazionali con il Cirque du Soleil. Le sue più recenti incisioni discografiche sono del 2021, su etichetta Abeat della Ioanna Music Company, con un cast variegato, e Ramificazioni, in duo con Domenico Cipriano e Paolo Fresu come ospite.

I concerti iniziano alle 21. L’ingresso costa 15 euro intero, 13 euro ridotto (under 25, over 65, soci Combo Jazz Club di Imola e Touring Club Italiano). Per informazioni e prenotazioni chiamare lo 0544 405666 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13), email info@jazznetwork.it. Biglietteria serale dalle 19.30 (telefono 338 2273423).

I concerti sono organizzati da Jazz Network, in collaborazione con il Comune di Fusignano e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare l’ufficio Cultura allo 0545 955665, (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13, martedì anche dalle 15 alle 17).

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