Sabato 2 dicembre è stata annunciata la chiusura dell’ex Farmografica di Cervia, con 92 dipendenti licenziati, su decisione della multinazionale austriaca Mayr-Melnhof. Il colosso del settore della carta e degli imballaggi è sbarcato in riviera da circa un anno ed ha acquisito lo storico stabilimento cervese di confezioni farmaceutiche rilevando la divisione “packaging” della britannica Essentra. Il commento del partito socialista della provincia di Ravenna.
«Ancora una volta – commenta il Partito Socialista della provincia di Ravenna – una multinazionale, in questo caso l’austriaca Mayr-Melnhof, chiude dopo aver colto ogni vantaggio possibile. Trascorso appena un anno ha licenziato i 92 dipendenti dello stabilimento ex Farmografica di Cervia. Nel frattempo, non solo ha sfruttato gli ammortizzatori sociali messi a disposizione dallo Stato e dai contribuenti italiani, ma ha anche incassato rimborsi da un’assicurazione aziendale che ha garantito ristori a copertura dei danni subiti e del mancato fatturato a causa dell’alluvione».
«I socialisti – commentano – esprimono tutta la loro solidarietà alle maestranze colpite dai licenziamenti, condannano fermamente lo scandaloso comportamento della multinazionale, e sollecitano interventi atti a impedire che casi analoghi possano continuare a succedere».
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