Era di Russi Lorenzo Cubello vittima dell’esplosione Toyota. Stava diventando papà

Anche la Romagna piange i morti del drammatico incidente avvenuto alla Toyota Material Handling di Bargellino. Fra le de vittime anche un residente di Russi Lorenzo Cubello, 37 anni. L’uomo che stava per diventare padre viveva con la sua compagna incinta e il figlio della donna.

Il cordoglio

Un duro colpo per tutta la comunità che si è subito stretta intorno alla famiglia di Lorenzo. L’amministrazione comunale di Russi ha espresso l suo affetto pubblicamente:

«Alla compagna di Lorenzo e alla Sua famiglia vanno le più sentite e sincere condoglianze della nostra Città che si stringe a loro in questo immenso dolore»

Anche il sindaco di Ravenna e candidato alla presidenza della regione Michele de Pascale ha espresso il suo cordoglio: «Esprimo il mio più profondo cordoglio alle famiglie e ai cari delle due vittime dell’esplosione alla Toyota Material Handling di Bargellino. Rivolgo un sentimento di vicinanza agli undici feriti, alcuni in condizioni gravissime.

De Pascale ha anche espresso le sue opinioni sull’accaduto, infatti il tragico incidente sul lavoro, è avvenuto in un luogo dove solo poche ore dopo era previsto uno sciopero per chiedere maggiore sicurezza: «Ci ricorda – spiega – l’urgenza di agire concretamente per tutelare la vita e la salute dei lavoratori.  Ancora morti sul lavoro, una strage che oggi non possiamo più tollerare. Occorre una rigorosa applicazione delle norme sulla sicurezza e programmi di prevenzione e promozione, occorre mettere al primo posto la dignità e la tutela della vita umana nei luoghi di lavoro. Oggi più che mai, la solidarietà con le famiglie colpite deve trasformarsi in una mobilitazione per un cambiamento urgente, reale, necessario».

Vittime e indagini

Oltre a Lorenzo Cubello che secondo le prime ricostruzioni ha perso la vita sul colpo al momento dell’esplosione, una seconda vittima, Fabio Tosi, 34 anni morto durante il trasporto in ospedale, mentre 11 dipendenti sono rimasti feriti.

Sull’incidente la Procura ha avviato gli accertamenti, dalle prime voci l’esplosione sembrerebbe collegata a un apparecchio scambiatore nell’impianto di climatizzazione esterno al capannone dove è crollato un muro, in seguito alla terribile esplosione. L’azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento in attesa dell’indagini con sospensione delle attività e l’attivazione della Cassa integrazione

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