L’iniziativa è stata illustrata dalla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, dall’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, dall’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia, da Sandro Malossini, curatore delle mostre in Assemblea, e Roberto Pagnani, Archivio Ghigi-Pagnani di Ravenna.
“La velocità di esecuzione di Mathieu -ha commentato Malossini– così lontana dai canoni convenzionali del mosaico, stravolge modalità e soprattutto pensiero di cosa sia il mosaico, di come possa essere interpretato e manifestato anche, e in particolar modo, diventando opera d’arte: aprendo un solco ben definito tra tradizione e innovazione. Nella mostra ‘Con il mosaico’, le tessere non sono più le protagoniste assolute ma divengono memoria nei lavori di molti dei 23 artisti invitati. Nuovi materiali, nuovi supporti e diverse tecniche ci portano a conoscere una nuova giovinezza di una tradizione millenaria”.
“Il mosaico -ha aggiunto l’assessore Sbaraglia– è parte dell’identità più profonda della città ed è il linguaggio attraverso cui Ravenna si immagina e si racconta al mondo. Per questo è importantissima la collaborazione che la Regione Emilia-Romagna ha voluto offrire per questa VII Biennale di mosaico contemporaneo. Le mostre presentate nella sede dell’Assemblea legislativa racconteranno una scena artistica ravennate che, a partire dalla seconda metà del Novecento, è protagonista di un continuo processo di ricerca, sperimentazione e rilancio nella contemporaneità di una tecnica nobile e antichissima che nel dialogo e nel confronto con i linguaggi artistici del presente libera le sue migliori potenzialità espressive”.
“La velocità di esecuzione di Mathieu -ha commentato Malossini– così lontana dai canoni convenzionali del mosaico, stravolge modalità e soprattutto pensiero di cosa sia il mosaico, di come possa essere interpretato e manifestato anche, e in particolar modo, diventando opera d’arte: aprendo un solco ben definito tra tradizione e innovazione. Nella mostra ‘Con il mosaico’, le tessere non sono più le protagoniste assolute ma divengono memoria nei lavori di molti dei 23 artisti invitati. Nuovi materiali, nuovi supporti e diverse tecniche ci portano a conoscere una nuova giovinezza di una tradizione millenaria”.
Le mostre
Realizzato nel 1959 da Georges Mathieu, “Omaggio a Odoacre” è il mosaico che più di tutti gli altri, commissionati per la mostra dei Mosaicisti moderni tenutasi a Ravenna sempre nel 1959, è stato portatore di innovazione nell’arte musiva. In mostra viene presentata la riproduzione in scala 1/1 del mosaico, ora in deposito al Museo d’Arte della Città di Ravenna, numerose fotografie d’epoca, che si devono a Roberto Pagnani, mecenate e collezionista d’arte ravennate, che ritraggono Georges Mathieu durante la realizzazione del mosaico, alcuni documenti relativi a comunicazioni intercorse tra i due e, per la prima volta vengono esposti assieme tre gouasche (chine acquarellate) che Mathieu ha realizzato, sempre nel 1959, durane il suo soggiorno ravennate.
Nella mostra “Con il mosaico, contemporaneità a Ravenna e dintorni”, il mosaico è protagonista grazie al lavoro di 23 artisti che appartengono a generazioni diverse, portatori di tecniche nuove e inusuali. Tutta la storia del mosaico contemporaneo a Ravenna viene raccontata in questa esposizione che trova negli spazi dell’Assemblea legislativa un luogo per farsi conoscere. Gli artisti in mostra sono: Giuliano Babini, Luca Barberini, Dusciana Bravura, Marco Bravura, CaCO3, Marco De Luca, Francesca Fabbri, Giovanna Galli, Takako Hirai, Marcello Landi, Annalisa Marcucci, Verdiano Marzi, Stefano Mazzotti, Silvia Naddeo, Felice Nittolo, Luciana Notturni, Marco Pellizzola, Paolo Racagni, Marco Santi, Almuth Schöps, Daniele Strada, Enzo Tinarelli, Sara Vasini.
L’appuntamento con la Biennale di quest’anno recupera l’edizione del 2021, sospesa a causa della pandemia, e anticipa quella del 2023 offrendo un mese e mezzo di appuntamenti (dall’8 ottobre al 27 novembre) organizzati sul territorio. Oltre a Ravenna, Faenza (città con la quale la Biennale ha un rapporto consolidato) e Bologna, la Biennale prevede iniziative anche a Riccione (Rimini). Complessivamente sono oltre cento gli artisti provenienti da venti paesi nel mondo. Sessanta gli spazi espositivi con oltre cinquanta mostre ospitate, oltre a eventi, convegni e visite guidate.
La Biennale del mosaico è promossa e organizzata dal Comune di Ravenna, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, con il coordinamento di Daniele Torcellini del Mar (Museo d’arte della Città di Ravenna).
Le mostre saranno visitabili fino a martedì 22 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero nel rispetto delle normative anti Covid vigenti. Info: tel. 051.527 5768-5826 oppure mail gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it.
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