Due mostre a Castel Bolognese in programma dal 20 maggio

Al museo Civico di Castel Bolognese, si inaugurerà l'esposizione temporanea delle fibule gote mentre all’Ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia una mostra monografica dedicata alle opere dello scultore Alberto Mingotti.

Due mostre a Castel Bolognese prendono il via sabato 20 maggio. Alle 10:30 presso il Museo Civico di Castel Bolognese, si inaugurerà l’esposizione temporanea delle fibule gote con i contributi di Giuseppe Sassatelli (Presidente di Fondazione RavennAntica) e Valerio Brunetti (collaboratore del Museo Civico che effettuò lo scavo archeologico). Mentre alle 17 presso l’Ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia (Via Emilia interna 86/A), inaugurerà la mostra monografica dedicata alle opere dello scultore Alberto Mingotti.

Le fibule gote

Si tratta di una coppia di fibule ad arco, in lega di argento con tracce di doratura, datate tra il 420 – 450 d.C.. Il loro rinvenimento, avvenuto in via Giovanni XXIII nel 1980, testimoniò la presenza di una necropoli gota nel territorio di Castel Bolognese durante il V secolo. In seguito, le fibule furono depositate dallo Stato a titolo temporaneo (i ritrovamenti archeologici fanno parte del demanio) presso il Museo Civico. La permanenza si è protratta fino al 2018, quando su autorizzazione ministeriale sono state trasferite al nascente Classis Ravenna – Museo della città e del territorio gestito da RavennAntica.

Dal 20 maggio le fibule torneranno in esposizione al Museo Civico di Castel Bolognese fino alla chiusura estiva di agosto.

Il museo è aperto la prima e la terza domenica di ogni mese dalle 10 alle 12. Nel mese di maggio – in occasione della Sagra di Pentecoste – ci saranno aperture straordinarie il 27 (18-21), il 28 (10-12) e il 29 (17-19).

Ingresso sempre gratuito. È possibile restare aggiornati su tutti gli eventi del museo seguendo la pagina Facebook, il profilo Instagram o iscrivendosi alla newsletter.

Per informazioni: museocivico@comune.castelbolognese.ra.it; 0546 655828.

“Alberto Mingotti terrecotte e ceramiche invetriate”

L’evento “Alberto Mingotti terrecotte e ceramiche invetriate” è stato promosso dall’amministrazione comunale con la volontà di dedicare alle opere dell’artista castellano, nel periodo della Pentecoste, uno spazio d’onore nella chiesa settecentesca costruita da Cosimo Morelli.

Alberto Mingotti porta avanti una carriera decennale nella scultura in ceramica, che esplora con grande maestria tecnica, come suggerisce anche il titolo dell’esposizione, scelto dal curatore del percorso Claudio Spadoni.

Claudio Spadoni, già Direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna, e Franco Bertoni, storico esperto dell’arte romagnola del Novecento, scrivono sulla scultura di Alberto Mingotti, mettendone in luce le qualità plastiche che lo affiancano ai grandi scultori del secolo come Arturo Martini e Domenico Baccarini, in un catalogo stampato per l’occasione grazie al contributo economico di un’altra eccellenza castellana, la ditta Carmi, che festeggia nel 2023 il cinquantesimo di attività.

«Quel che mi colpisce di Alberto Mingotti – racconta l’assessore alla Cultura Luca Selvatici – è il modo in cui dalle sue opere esce la semplicità: scene di quotidiano vivere osservate da un occhio attento a cui non sfugge l’emozione che passa da un piccolo dettaglio sul quale la routine fa correre, rendendo l’essere umano colpevole, a volte, di superficiale abitudine ad essere meno umano, meno sensibile, meno vivo. Nei personaggi e nelle scene rappresentate, le primordiali sensazioni mettono la figura e l’ambiente in dialogo univoco tra loro: l’emozione, l’essere umano, l’animale, l’oggetto di uso quotidiano. L’essenziale, appunto».

L’esposizione resterà aperta fino al 4 giugno, con orari anche serali nel vivo della 392a edizione della Sagra di Pentecoste.

Per informazioni: Ufficio Cultura 0546 655835.

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