Il 150° anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov – che coincide anche con gli 80 anni dalla sua morte – sembra essere l’approdo di un percorso di rivalutazione che finalmente rende piena giustizia a questo musicista a lungo confinato nella categoria minore degli epigoni del romanticismo, legati a un passato oramai superato. Una “riabilitazione” che Ravenna Festival sancisce con un nuovo appuntamento dedicato proprio al grande compositore russo: venerdì 21 luglio al Chiostro del Museo Nazionale, alle 21.30, il Trio contro-Do (ovvero Axel Trolese al pianoforte, Demian Baraldi al violino e Dylan Baraldi al violoncello), chiamati a interpretare i suoi Trio élégiaque n. 1 e n. 2. I giovani interpreti in scena si sono riuniti in trio ispirandosi a un disegno di Paul Klee, “L’ordine del contro-do”, realizzato nel 1921: un “prestito” che certo tiene conto dell’affinità di Klee con l’arte musicale.
Il biglietto per l’appuntamento include l’accesso alla mostra fotografica You Tourned the Tables on Me di Roberto Masotti, allestita nella Manica Lunga del Museo Nazionale, a partire da un’ora prima del concerto.
Il Trio contro-Do ha scelto di eseguire i due seducenti Trii che testimoniano lo stretto legame tra l’autore e Čajkovskij: il Trio n. 1 in sol minore, composto di getto ed eseguito per la prima volta nel 1892 in un concerto al Conservatorio di Mosca, è in un solo movimento, Elegia, che richiama il Pezzo elegiaco posto quale primo movimento del Trio in la minore composto da Čajkovskij in memoria di Nikolaj Rubinstein (fondatore del Conservatorio moscovita). Il Trio n. 2 in re minore, invece, è a sua volta l’omaggio che Rachmaninov fa alla memoria di Čajkovskij immediatamente dopo la sua morte, nel 1893, inserendo, come secondo movimento una serie di variazioni su un tema tratto dal proprio poema sinfonico La Roccia.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico 22 Euro (ridotto 20 Euro)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50%
All’autista di Mussolini piaceva raccontare che Hitler aveva scelto di imitare i baffi di Charlie Chaplin perché voleva assomigliare all’uomo più amato al mondo; l’aneddoto è falso, ma non lo è la bizzarra coincidenza per cui Chaplin e Hitler condividono anno, mese e settimana di nascita – a quattro giorni di distanza, il mondo ricevette in regalo il “vagabondo” che avrebbe commosso e fatto ridere milioni di persone…e il dittatore che milioni avrebbe perseguitato.
Venerdì 21 luglio, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, la pellicola-capolavoro “Il grande dittatore” del 1940 sarà proiettata nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna nel 2016, con la colonna sonora scrupolosamente ricostruita dal super-specialista Timothy Brock, che la dirigerà sul podio della Filarmonica Toscanini.
Quest’appuntamento, con cui Ravenna Festival rinnova il connubio fra cinema e musica dal vivo, è possibile grazie al sostegno di QN Il Resto del Carlino.
Pare – lo racconta il figlio Charles Jr – che Chaplin rimuginasse sulle disturbanti somiglianze fra lui e Hitler: non solo i baffi e le loro date di nascita, ma anche la scalata dalla povertà all’attenzione del pubblico mondiale; pensaci, ripeteva Chaplin, lui è il folle e io sono il comico…ma avremmo potuto essere l’uno al posto dell’altro.
Anni più tardi, Chaplin dichiarò che se fosse stato pienamente a conoscenza degli orrori nazisti, non ne avrebbe fatto materia comica; eppure, “Il grande dittatore” fu uno dei primi film di Hollywood che affrontarono il problema dell’antisemitismo. Per quanto Chaplin non abbia mai sostenuto di fare cinema politico, i suoi film sono politici nella misura in cui il suo little tramp, il vagabondo, non si conforma alla società e non si inchina all’autorità.
Gli appuntamenti al Pavaglione, organizzati in collaborazione con il Comune di Lugo e il Teatro Rossini, continuano con la band di culto Fast Animals and Slow Kids (22 luglio), per la prima volta in veste sinfonica grazie all’Orchestra La Corelli diretta da Carmelo Emanuele Patti, e la band del chitarrista Mike Stern (23 luglio) che – forte dell’aver militato nei Blood, Sweat & Tears e aver lavorato con Billy Cobham e Miles Davis – sa spaziare dal jazz classico alla fusion.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 22 a 30 Euro (ridotti da 20 a 26 Euro)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50%
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