«Da Loreto vorrei che partisse un raggio di speranza – ha detto Riccardo Muti – Da questo luogo di profonda spiritualità, il messaggio di amicizia, che sempre la musica trasmette, andrà nel mondo, raggiungerà città e popoli sofferenti. Una goccia nell’oceano, forse, ma la pace ha bisogno anche di questo, dell’etica del fare musica insieme e della speranza che la cultura può contribuire a tenere viva». Dopo tutto c’è una preziosa memoria musicale che si intreccia alla storia di devozione di Loreto: è quella di un Mozart adolescente, che il 16 luglio del 1770 vi trascorse la notte in compagnia del padre. Una deviazione, dopo aver lasciato Roma e prima di raggiungere Bologna, fortemente voluta da Leopold… e un’esperienza da cui sarebbero più tardi nate le Litaniae Lauretane (ma anche le belle pagine di Paolina Leopardi sulla vita del compositore, che la famiglia Leopardi incontrò in quell’occasione).
Sono trascorsi oltre 250 anni dalla visita del giovane Mozart; molti altri – illustri e meno illustri – hanno qui ripetuto il semplice e antico gesto della preghiera e la più naturale delle invocazioni, quella alla Madre. Ed è attraverso il nome di Mariupol – la città, appunto, di Maria – che si compie la dedica alle vittime di tutte le guerre e in favore della pace. Fra gli artisti italiani del Coro Cherubini e del Coro Cremona Antiqua, preparati da Antonio Greco, ci sono gli artisti ucraini del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” guidati da Bogdan Plish. Si riallaccia così il dialogo iniziato nel 2018 con il concerto dell’Amicizia a Kiev e proseguito già questa primavera, quando la città di Ravenna ha accolto coristi, musicisti e danzatori ucraini, grazie anche all’impegno di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice di Ravenna Festival.
Mentre la direttrice del Corpo di Ballo, Olena Filipieva, firma la coreografia su una melodia per oboe, violino e bandura, il Coro ucraino propone un canto liturgico del XIII secolo e una madre e sua figlia cantano la Preghiera alla Beata Vergine della compositrice ucraina Hanna Havrylec’, scomparsa a febbraio. Il tema mariano del programma si sviluppa anche attraverso la voce di Beñat Achiary, il cantante basco che offre in dono il brano Agur Maria. Per il Concerto K 412 è stato invece coinvolto Felix Klieser, artista tedesco a cui la disabilità non ha impedito di diventare un eccezionale cornista che si esibisce in tour internazionali.
Info e prevendite: 0544 249244 www.ravennafestival.org
Biglietti: I settore 60 Euro, II settore (laterale, visibilità ridotta) 30 Euro, III settore (solo schermi) 10 Euro
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