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Depurazione in Calabria, Occhiuto “Basta inerzie, tolleranza zero”

CATANZARO (ITALPRESS) – “Stiamo cercando di riparare venti anni di inerzie, faremo di tutto per rendere evidenti i progressi già nel corso di questa estate, raggiungendo un target del 40-50 per cento, perchè sulla depurazione serve tolleranza zero”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, illustrando nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro i dettagli di un piano straordinario di interventi sulla depurazione lungo la fascia tirrenica. “Con una prima ordinanza nei mesi scorsi abbiamo scelto di smaltire i fanghi in danno ai Comuni e a spesa della Regione – per 2 milioni e 400mila euro – ma non è bastato, in quanto abbiamo verificato che i depuratori non funzionano bene. Abbiamo trovato altri tre milioni di euro per efficientare le stazioni di sollevamento e daremo ad ogni sindaco un decreto in cui c’è scritto puntualmente cosa deve essere fatto per riparare gli impianti e dieci giorni per concludere la procedura. Attività che abbiamo condiviso attraverso tavoli interistituzionali svolti con Procure, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza, Prefetture”.
Occhiuto, nel descrivere lo stato dell’arte delle verifiche sul territorio, ha sottolineato che “sono stati scoperti grandi scarichi illegittimi a mare, a Falconara un fiume di fogna che correva sotto il terreno. Anche le attività economiche e i villaggi spesso non sono collettati e li stiamo segnalando alle Procure. Dopo aver risolto il problema del ciclo integrato delle acque, valuteremo l’ipotesi di passare al gestore unico dei depuratori. Il più delle volte sono ditte individuali a gestire decine di impianti, i Comuni non hanno risorse e li affidano spesso al massimo ribasso senza preoccuparsi di quello che sarà la quantità di fanghi depurati”.
Il Governatore Occhiuto ha, inoltre, evidenziato il ruolo che sul tema avrà il Corap, Consozio Regionale per lo sviluppo delle Attività Produttive.
“Il nuovo commissario ha dimostrato capacità e ho chiesto loro di svolgere un’azione di supporto per verificare che i lavori disposti dalla Regione vengano effettuati. Ci sono poi altri problemi strutturali, i depuratori vanno resi idonei ai bisogni dei territori, da settembre accelereremo anche su questo piano. Ma ora – ha evidenziato – siamo in emergenza, il mare è una risorsa straordinaria e in questi due mesi bisogna mettere in campo tutto il possibile. Ci sono situazioni molto critiche a Nocera Terinese, a Gioia Tauro, a Belvedere dove non si è mai attivata la condotta sottomarina. Altri impianti hanno quadri elettrici divelti, ci sono pompe di sollevamento non sostituite da anni: in questa prima fase ci siamo dedicati al tratto più inquinato, quello compreso tra Tortora e Nicotera, e poi una volta studiato il modello lo estenderemo ovunque”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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