Categories: Più Notizie

Crea, collezione microbica del vino nell’organizzazione Ue

ROMA (ITALPRESS) – La collezione microbica del CREA Viticoltura ed Enologia CREA-CMVE (CREA-Collezione di Microorganismi di habitat Viticolo Enologico) è stata ammessa in ECCO (European Culture Collections’ Organisation), una delle più importanti organizzazioni internazionali che si occupano di biodiversità microbica. I microrganismi svolgono un ruolo fondamentale ma ancora sottovalutato per la definizione di “terroir” ed in generale per la qualità del vino. Ad oggi, la collezione conta circa 1400 isolati (ceppi conservati come coltura pura) di lieviti e 280 isolati di batteri lattici, conservati in tripla copia a -80°C. Recentemente, è stata inserita una piccola collezione di batteriofagi, virus che attaccano i batteri lattici. La collezione è stata corredata con il DNA purificato estratto da tutti i ceppi e completamente riesaminata con metodi molecolari basati su analisi genetiche, arrivando alla discriminazione oggettiva delle singole specie e, addirittura, alla distinzione di un singolo ceppo all’interno della specie con metodi molto simili a quelli utilizzati dalla polizia scientifica. Dal 2017 la collezione è censita dal Culture Collection Information Worldwide (CCINFO) del World Data Centre for Microorganisms (WDCM). Gli isolamenti più recenti sono frutto delle attività di ricerca scientifica, dalla sperimentazione relativa alla selezione di lieviti e batteri ecotipici, alla valutazione della biodiversità in vigneto, alle analisi conto terzi rivolte all’identificazione di contaminanti del vino ritrovati nelle bottiglie o nelle attrezzature di cantina. La collezione di microrganismi enologici ricopre un ruolo importante come fonte di “biodiversità metabolica” che si riflette sulle qualità di un vino prodotto. Grazie a determinate capacità enzimatiche presenti nei ceppi della collezione si possono ottenere, ad esempio, profumi migliorati o accentuati, maggiore struttura o colore più stabile nei rossi e si potrebbero risolvere diversi problemi tecnologici legati alle produzioni enologiche. La biodiversità microbica presente in natura, di cui la collezione CREA non è che un’infinitesima frazione, permette di andare oltre la standardizzazione derivante dall’uso di uno o pochi microrganismi per ogni tipo di produzione enologica, abbracciando l’idea di un’enologia di precisione di tipo “sartoriale” dove ogni vino, ogni singola denominazione, ha un suo microrganismo, selezionato “su misura”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Crea-

Recent Posts

Davide Conti è il nuovo segretario generale della Filt Cgil Ravenna

L'elezione è avvenuta nel corso dell'assemblea generale della categoria che si è svolta giovedì 9 maggio nella Camera del lavoro…

2 ore ago

Promozione per due ufficiali Carabinieri di Ravenna: Colonnello Prosperi e Capitano Ricci

I due hanno ricevuto le congratulazioni per la loro recente promozione dal Comandante Provinciale Col Andrea Lachi e dai suoi…

3 ore ago

Primo appuntamento del Palio del Niballo. L’11 maggio la donazione dei Ceri

La novità di quest’anno è relativa alla parte conclusiva della celebrazione: al termine della Santa Messa, sul sagrato del Duomo,…

3 ore ago

David di Donatello per la riolese Cecilia Bertozzi. A breve alla Rai con Accorsi nella serie “Marconi”

Nella serie dedicata all'inventore bolognese interpreterà la seconda moglie: Maria Cristina Marconi

4 ore ago

Giornata dell’Europa: il grazie di Ravenna ai Paesi che hanno aiutato la Romagna alluvionata

Le celebrazioni proseguiranno fino alle 17 al palazzo Rasponi. Poi una conferenza e una mostra in viale Berlinguer

4 ore ago

Nel 2025 torna lo shuttle da Ravenna al Marconi

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul servizio mancante arriva la risposta dell'assessore Costantini

5 ore ago