05 Lug 2022 08:35 - Più Notizie
Controllo dei daini nella pineta di Classe. C’è un piano condiviso
Ieri Tavolo Faunistico provinciale
di Redazione
All’incontro erano presenti l’assessore regionale dell’agricoltura, caccia e pesca, Alessio Mammi, rappresentanti della provincia, del gruppo carabinieri forestali e per la biodiversità, della questura, della polizia provinciale, dell’ente parco del delta del Po, dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, delle organizzazioni agricole e del mondo cooperativo agroalimentare, oltre a Italia Nostra, Terra Viva CISL e di Legambiente.
Il tema centrale che è stato esaminato, discende dalla presenza di un sovrannumero degli animali, che mette a rischio l’equilibrio dell’ecosistema della pineta, oltre a cagionare danni alle colture e alla viabilità locale. Negli ultimi anni, il numero degli esemplari è passato da 300 a 520 e l’incremento su base annuale è del 30 %
Il Tavolo deve agevolare l’attuazione, in tempi possibilmente rapidi, del Piano di controllo della Regione e dell’Ente Parco, peraltro già approvato e in attesa di attuazione, che dovrà essere condiviso nel modo più ampio possibile e con un approfondito confronto reciproco,
L’Assessore regionale Alessio Mammi ha illustrato il Piano regionale incentrato sulla cattura e sulla ricollocazione degli animali in siti storicamente compatibili con l’ecosistema, auspicando di garantire l’omogeneità anche con il Piano dell’Ente Parco del Delta.
Posto che il danno maggiore derivante dalla presenza dei daini nella pineta di Classe è proprio quello subìto dall’ecosistema, che non si trova più in equilibrio, il Piano dell’Ente Parco prevede un intervento non cruento, con la ricollocazione, dopo aver attivato un apposito bando di gara per la scelta del soggetto contraente che verrà incaricato, nei tempi programmati dei mesi di luglio – agosto per la procedura amministrativa e il mese di settembre per l’affidamento della concessione.
“La Prefettura- ha affermato il Prefetto De Rosa – ha il dovere di accelerare le soluzioni anche quando non le competono direttamente, come in questo caso. Mettere insieme tutti i soggetti per la massima condivisione possibile e poi pretendere che le soluzioni individuate si attuino in tempi rapidi, perché le Associazioni di categoria meritano risposte ai problemi che sollevano”.