Casa Circondariale
Presente, oltre alla presidente del Centro Antiviolenza ravennate Alessandra Bagnara, alla direttrice del carcere Carmela De Lorenzo e al curatore del premio Gianni Grandu, anche l’assessora Federica Moschini in rappresentanza del Comune di Ravenna, che quest’anno per la prima volta ha voluto mostrare completo sostegno al progetto patrocinando l’iniziativa.«Il concorso – spiega Gianni Grandu – è un modo per dire grazie alle Donne, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che svolgono nella nostra vita e delle tracce incancellabili che lasciano nella nostra esistenza, nella nostra storia e nel nostro cuore».
Portare questo concorso all’interno della casa circondariale dimostra lo stretto legame tra carcere e città, come sottolineato dalla direttrice De Lorenzo. Inoltre, ha aggiunto la presidente di Linea Rosa, «farlo in un luogo di detenzione maschile significa coinvolgere gli uomini nel nostro sforzo quotidiano contro la violenza di genere, sostenendo quel cambiamento culturale necessario da parte di tutte e tutti».
Un pensiero, quest’ultimo, condiviso dai partecipanti al concorso, evidente anche dall’impegno attento ed entusiasta che trapela da ogni elaborato.
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