Grazie all’intervento, che ha comportato un investimento di 3 milioni e 600 mila euro, è stata migliorata l’efficienza energetica dell’impianto, ultimo progetto di Michele Lotito di Heratech a cui è stato dedicato. Il sistema del depuratore di Classe è controllabile a distanza dal Polo Telecontrollo
Conclusi i lavori Hera di riqualificazione e ampliamento del depuratore a Lido di Classe di Ravenna: un progetto complesso e innovativo, che ha richiesto un’importante e ben studiata organizzazione per garantirne il funzionamento anche durante i lavori. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’impatto sull’ambiente, senza trascurare gli aspetti estetici e la dimensione cromatica.
L’impianto è stato l’ultimo progetto curato da Michele Lotito di Heratech, a cui è stato dedicato, prima di venire a mancare prematuramente nell’autunno 2019.
Il depuratore serve tre agglomerati: Lido di Classe, Lido di Savio e l’abitato di Savio (in provincia di Ravenna). Si tratta di una zona che passa da 1.800 residenti durante i mesi invernali a oltre trenta mila nei mesi estivi, in luglio e agosto. In termini di portata, si passa dai 115 metri cubi/ora fino ai 750 metri cubi orari.
L’impianto, caratterizzato da una tecnologia a fanghi attivi, è dotato di un sistema di aerazione pulsante, che consente di contenere i consumi elettrici e di regolare il processo depurativo in modo automatico e preciso. Inoltre dispone di più linee modulanti, che permettono di effettuare interventi di manutenzione solo su alcune porzioni di impianto, senza comprometterne il funzionamento complessivo.
Il depuratore, completamente automatizzato, viene monitorato 24 ore su 24 dal Polo Tecnologico telecontrollo e Cal center tecnico reti e impianti di Hera a Forlì, così da garantire un presidio costante e l’attivazione del pronto intervento in tempo reale in caso di anomalie di funzionamento.
L’intero complesso dei lavori realizzati ha comportato un importante investimento di oltre 3 milioni e 600 mila euro, di cui oltre 165 mila per oneri di sicurezza. La decisione di procedere con il revamping va nella direzione di adeguare e ammodernare un impianto obsoleto, rispondere ad un aumento consistente di abitanti dall’inverno all’estate e apportare un significativo risparmio energetico. Il nuovo impianto porta infatti un forte risparmio per quanto riguarda l’efficientamento energetico: la stima di consumo annuo dell’impianto a seguito di questi interventi sarà di 493.000 kWh/y tale per cui sarà attuabile un risparmio di 252.800 kWh/y. In termini di Tonnellate Equivalenti di Petrolio saranno risparmiati 47 TEP (1 TEP=5347 kWh) e 108.704 kg CO2 risparmiati (0,43 kg CO2 / kWh).
Questo è uno dei primi impianti, dopo quello di Lavezzola, che rispecchia un’idea di integrazione con il paesaggio: essendo inserito in un contesto paesaggistico particolare (è vicino alla pineta di Classe, zona sottoposta a tutela e legata al Parco del Delta del Po), ha subìto un intervento di riqualificazione che ha tenuto conto della posizione in cui si trova. Inoltre, il progetto di riqualificazione ha comportato un consistente intervento sulle superfici e sulle volumetrie, per contenerle e armonizzarle con il contesto attraverso la colorazione: ruggine vinaccia per le vasche e un colore terra per gli edifici più alti.
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