Cinzia Pasi: «A Roncalceci chiediamo l’intervento del Consorzio di bonifica»

Pasi: «nella nostra zona tutto è rimasto come quando le acque si sono ritirate a fine maggio scorso.  Nulla è cambiato, nessuno si è visto all'orizzonte!»

«Presidente Francia, La aspettiamo a Roncalceci per fare un sopraluogo ed il conseguente  punto della situazione. Giorno e ora lo decida Lei. Il luogo lo scegliamo noi: ponte interdetto al traffico in Via Pugliese che corrisponde al “fondo del catino”, punto più basso della zona, area di “parcheggio usuale” delle idrovore». Così Cinzia Pasi di Associazione Comitato Cittadino di Roncalceci si rivolge al Presidente Stefano Francia del Consorzio di Bonifica.

A Roncalceci il tempo si è fermato all’autunno del 1996, anno della scorsa alluvione che anche a quel tempo provocò danni e disagi. In 27 anni nessun intervento è stato fatto ed il risultato è apparso chiaramente in tutta la sua drammaticità. 

Dopo l’alluvione non si è visto nessuno

«Presidente Francia, riteniamo che questo non debba più accadere. Ora, Dopo tre mesi di inaudito silenzio, nella nostra zona tutto è rimasto come quando le acque si sono ritirate a fine maggio scorso.  Nulla è cambiato, nessuno si è visto all’orizzonte! Dal punto di vista  della sicurezza del nostro territorio la nostra gente merita, oltre alle rassicurazioni, risposte concrete sullo stato di salute del reticolo degli scoli  di bonifica, irrigui e delle paratoie. – continua Cinzia Pasi – Come  cittadini, per la nostra tranquillità ed incolumità abbiamo il diritto di conoscere quali progetti  ed interventi avete messo in cantiere per la nostra area,  cosa  si sta facendo in termini di cura, prevenzione  e soprattutto le tempistiche. Bisogna dare atto che il Presidente  Francia unitamente al Sindaco di Ravenna è stato uno dei pochi sempre presente a tutti gli incontri  itineranti che si sono tenuti sul tema dell’alluvione nel nostro territorio e che noi abbiamo seguito in questo tour come si segue una pop star.  Va detto che a differenza di “altri”  non si è mai sottratto al confronto e ha sempre cercato di dare risposte ai quesiti proposti dai cittadini, anche se, a nostro parere,  con risultati più o meno soddisfacenti. Presidente Francia, come anticipatoLe  all’ultimo incontro a Borgo Sisa, questo è un invito al quale  Lei non può sottrarsi.  L’autunno è alle porte  ed è il momento di passare ai fatti.  Non abbiamo intenzione di lasciar passare altri 27 anni».

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