Per prepararsi alla Notte degli Oscar, esce al cinema “La zona d’interesse” – candidato a cinque statuette – sulla Germania nazista da un punto di vista inedito e inquietante. Poi, per conoscere l’evoluzione di Matteo Garrone – il cui “Io capitano” è in corsa come “Miglior Film Internazionale” – va recuperato un suo vecchio film dalle ambientazioni cupe e noir.
Non poteva mancarne uno di Yorgos Lanthimos, anche lui con varie candidature per “Povere Creature!”, di cui avevamo parlato il mese scorso. Da recuperare anche una serie tv su quattro ragazze che cercano di diventare adulte a New York, tra precarietà e insicurezze. Ecco quattro consigli su film e serie tv da guardare tra piattaforme streaming e cinema.
Prodotta dall’HBO tra il 2012 e il 2017, racconta la vita di un gruppo di giovani sotto i trent’anni che si scontrano con le difficoltà del diventare adulti in una grande città come New York. Precarietà lavorativa, amicizia, amori che finiscono e iniziano, sessualità e salute mentale sono alcuni dei temi affrontati.
Hannah (Lena Dunham) è un’aspirante scrittrice costretta a ridiscutere le proprie aspirazioni dopo che i genitori decidono smettere di mantenerla. Hannah si frequenta saltuariamente con un ragazzo che non risponde ai suoi messaggi (Adam Driver) ed è accompagnata da Marnie – con una relazione di lunga data che sembra avere i giorni contati -, la libera e imprevedibile Jessa e la timida Shoshanna.
“Gilrs” è disponibile su Sky e NowTv
Peppino Profeta è un napoletano affetto da nanismo, che di mestiere fa l’imbalsamatore di animali. Conduce un’esistenza solitaria, finché non incontra Valerio – giovane, alto e attraente – e lo assume come apprendista. I due diventano presto amici e Valerio subisce l’ascendente del suo maestro, che a sua volta lo ricopre di attenzioni e regali. Tutto cambia nella loro quotidianità quando a Peppino viene affidato un lavoro da un camorrista locale, durante il quale Valerio conosce Deborah.
“L’imbalsamatore” è un film del 2002 di Matteo Garrone, che fu presentato al 55esimo Festival di Cannes. Per tema e ambientazione, anticipa “Dogman” (2019, disponibile su RaiPlay), successo di pubblico e critica dello stesso regista. Due film da recuperare per conoscere la poetica di Matteo Garrone in vista della notte degli Oscar – tra 10 e 11 marzo – dove è in corsa agli Oscar con “Io Capitano” (disponibile su Sky e NowTv) per il Miglior Film Internazionale. Di “Io Capitano”, film girato in lingua wolof, ne avevamo parlato qui.
“L’imbalsamatore” è disponibile su Mubi.
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, il film di Jonathan Glazer è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive, in una casetta con piscina, una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie (Sandra Hüller, candidata come miglior attrice agli Oscar con “Anatomia di una caduta”) con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume.
Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale serenità è situata proprio al confine con il campo di concentramento. È candidato a cinque Oscar, tra cui Miglior Film Internazionale.
In un prossimo futuro distopico, è vietato essere single. Le persone single, secondo le regole, vengono arrestate e portate in un hotel in cui sono costrette a trovare, entro quarantacinque giorni, un compagno o una compagna con cui fare coppia. Se falliscono vengono trasformate in un animale a loro scelta. Il protagonista, David (Colin Farrell), viene a sapere che sua moglie lo ha lasciato per un altro e viene quindi trasferito all’albergo per provare a trovarsi una nuova compagna o fallire ed essere trasformato. Appena fuori dall’hotel, però, c’è un bosco dove si trovano i ribelli, individui scappati dall’hotel in costante fuga dalla polizia.
“The Lobster” (2015) è il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos, che è greco. Lanthimos ha girato 8 film e inizialmente è stato considerato come un esponente di una nuova corrente greca, nata a seguito della crisi economica, che metteva in scena una totale sfiducia verso le istituzioni. Il film più esemplificativo di questo periodo è “Dogwooth”. Con il passaggio alla lingua inglese, c’è stato anche un cambiamento di poetica.
“The Lobster” è disponibile su Sky e NowTv.
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