Le ragazze e i ragazzi di Libera contro le mafie organizzano a Ravenna un ciclo di incontri serali sulla Costituzione, tutto grazie alla preziosa collaborazione con Comitato in difesa della Costituzione – Ravenna.Quattro incontri serali, uno a settimana, a partire dal 18 maggio; ciascun incontro si svolgerà dalle 18:30 alle 20:30 presso l’aula 5 di Palazzo Corradini, via Angelo Mariani 5, col patrocinio di Campus di Ravenna di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Il primo giorno, mercoledì 18 maggio, Maria Paola Patuelli, componente del direttivo nazionale di Salviamo la Costituzione, ci racconterà della nascita della Costituzione con un particolare focus sulle madri e i padri costituenti.Nel secondo incontro, venerdì 27 maggio, sarà nostro ospite Claudio De Fiores, docente dell’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli, che ci parlerà della questione ambientale e del principio pacifista nella Costituzione.Al terzo appuntamento, 1 giugno, vigilia della Festa della Repubblica, Francesco Bilancia, docente dell’Università di Pescara, terrà una conferenza dal titolo: L’articolo 3 della Costituzione: il valore fondante del principio di uguaglianza.Infine, il 15 giugno, ospiteremo Gaetano Azzariti, Presidente di Salviamo la Costituzione e docente dell’Università “La Sapienza”, che presenterà il suo nuovo libro Diritto o Barbarie: il costituzionalismo moderno al bivio, edito da Laterza.«E’ stato detto giustamente che le costituzioni sono delle polemiche […]. Questa polemica, di solito, è una polemica contro il passato, contro il passato recente, contro il regime caduto […]. Ma c’è una parte della Costituzione che è una polemica contro il presente, contro la società presente. Perché quando all’art. 3 vi dice: E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, riconosce con questo che questi ostacoli oggi vi sono di fatto e che bisogna rimuoverli. Dà un giudizio, la Costituzione, un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale attuale, che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione graduale, che la Costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani»Così diceva Piero Calamandrei il 26 gennaio 1955 a Milano, in occasione di un ciclo di conferenze sulla Costituzione italiana organizzata da un gruppo di studenti universitari e medi. E oggi, con queste parole, si saluta questo nostro ciclo di incontri, sperando che possa raccogliere grande adesione nell’interesse di tutte e di tutti.