Chiude i battenti la “Ravegnana Radio inBlu”, il saluto della direttrice Anna de Lutiis

Appuntamento a MUSA, museo del sale di Cervia mercoledì 3 agosto con visita guidata gratuita con i salinari e l’archeologa Giovanna Montevecchi

La Ravegnana Radio inBlu  nella giornata di ieri ha definitivamente chiuso i battenti.

Nata nel 1978 da un’idea del Cardinale Ersilio Tonini, all’epoca Arcivescovo dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia che, con la collaborazione di un gruppo di volontari, ha fondato la Cooperativa Centro Culturale Giovanni Mesini, da cui è nata Ravegnana Radio. Ha voluto così dare alla città di Ravenna e alla Diocesi uno strumento di formazione cattolica che fosse vicino alla gente. Nel 1986, in occasione della visita pastorale del Santo Padre, Giovanni Paolo II nelle terre di Romagna, la radio si è arricchita di altre frequenze per portare la voce del Papa in tutta la Romagna. Il Papa trasmise il suo messaggio da Ravegnana Radio, un grande ed insolito onore per una emittente locale.  Da allora, è stata l’emittente cattolica anche per le diocesi di Faenza, Forlì e Cesena. Le frequenze periferiche sono state cedute tre anni fa. Dal 2001 Ravegnana Radio è entrata a far parte del Circuito inBlu , promosso dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Conferenza Episcopale Italiana, che riunisce più di 200 emittenti sparse in tutta Italia con un progetto di collaborazione e scambio continuo di esperienze e visibilità sul piano nazionale, diventando Ravegnana Radio inBlu. Per decenni Ravegnana Radio ha trasmesso in diretta dalla Cattedrale di Ravenna tutte le celebrazioni diocesane permettendo così la partecipazione ai più importanti eventi diocesani anche a chi non poteva essere presente. Ha offerto agli ascoltatori uno sguardo a 360 gradi sui fatti del mondo e approfondimenti sulla cronaca locale, l’attualità, la cultura, lo sport e tutto ciò che interessa la nostra città. Se inBlu ci ha permesso di coprire 24h su 24 con argomenti e notizie anche a livello nazionale, dobbiamo ai nostri collaboratori, tutti esperti in professioni diverse, tutti volontari, gli approfondimenti che hanno fatto di Ravegnana Radio la voce radiofonica più importante di Ravenna e la nostra redazione giornalistica ha approfondito quotidianamente i temi di attualità sociale, politica e religiosa. Dopo 44 anni la sua voce si spegne lasciando un grande vuoto di notizie, cultura, collegamenti domenicali col Duomo per trasmettere  la santa Messa, fedele compagnia e  conforto in questi difficili anni di pandemia, che sarebbero stati, soprattutto per le persone fragili, motivo di solitudine.

“Una scelta sofferta ma necessaria” dichiara la direttrice Anna De Lutiis, ringraziando gli ascoltatori, lo staff, e i collaboratori. “Oggi è difficile sostenere i mezzi di comunicazione – continua la direttrice – una radio comunitaria non può sostenersi completamente con la pubblicità in quanto aveva un compito ben preciso di evangelizzazione, essere la voce cattolica per la città, fare cultura e, in seguito, informare sui problemi e sugli eventi che si verificavano a Ravenna. Abbiamo la speranza di creare una nuova forma di comunicazione che potrà sostituire solo in parte il compito svolto in tutti questi anni da Ravegnana Radio. Se sarà realizzata ne daremo notizia.”

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