Le resistenze governative, anche più recenti, circa l’autorizzazione agli approdi dei migranti in porti sicuri non trovano riscontro non solo in quel minimo senso di fraternità che dovrebbe muovere le azioni di ogni persona ma per giunta contrastano con ogni legge nazionale o internazionale, di terra o di mare, che sia mai stata scritta.
Così si individuano porti sempre più lontani dal luogo del soccorso, per sfiancare ulteriormente soccorsi e soccorritori, per aumentare notevolmente i costi delle operazioni di salvataggio, per impedire che si proceda a ulteriori e rapidi recuperi di persone nel cuore del Mediterraneo, ostacoli tutti che non impediscono comunque a chi crede nella libertà e dignità umana di procedere pur controvento.
Per esprimere solidarietà e vicinanza a quanti sbarcheranno dopo aver rischiato la vita, intraprendendo un percorso migratorio minato da schiavitù, minacce e violenze, saremo presenti al porto di Ravenna. La Camera del Lavoro di Ravenna e la Cgil Emilia Romagna, convinte della necessità di garantire le migliori condizioni per le operazioni di sbarco e per l’esercizio del diritto a richiedere asilo, hanno infatti risposto subito alle esigenze delle istituzioni dando la disponibilità di una rete composta da oltre sessanta volontari che opereranno a turni durante le operazioni al porto. Restiamo umani.
Cgil Emilia-Romagna
Cgil Ravenna
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