Ceramiche e dipinti del ravennate Vittorio Bulgarelli in mostra a Casa Oriani dal 10 dicembre

aperta fino al 23 dicembre

La Cooperativa culturale “G. Mazzini e Case Repubblicane”, con il patrocinio del Comune di Ravenna e il sostegno di Assicoop Romagna Futura – Agente Generale Unipol Sai, organizza la mostra dell’artista ravennate Vittorio Bulgarelli dal titolo “Rentrée. Ceramiche e dipinti”, che si svolgerà dal 10 al 23 dicembre nello spazio espositivo della Fondazione Casa di Oriani, Via Corrado Ricci 26, Ravenna. L’inaugurazione si terrà sabato 10 dicembre nella Sala Spadolini della Fondazione alle 17.

 

Interverranno: Novella Sacchetti, consigliere c.d.a. della cooperativa culturale “G. Mazzini e Case Repubblicane” con delega alle attività culturali; Eugenio Fusignani, vicesindaco del Comune di Ravenna; Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani; Alberto Giorgio Cassani, docente all’Accademia di belle arti di Venezia. Saranno presenti l’artista Vittorio Bulgarelli e Cetty Muscolino, storica dell’arte.

 

Orari di apertura: tutti i giorni 10-13.30, 15-18.30, anche la domenica.

 

Vittorio Bulgarelli, parallelamente al suo impegno di docente presso diverse istituzioni (tra cui, per oltre vent’anni, all’Albe Steiner), imprenditore e consulente nel settore delle arti applicate che l’ha portato a conseguire innovativi brevetti per la produzione ecologica di ori e smalti per mosaico, non ha mai smesso di produrre opere in ambito ceramico, pittorico e musivo.

 

Con questa mostra egli intende riallacciare il rapporto con la città natale dopo lunghi periodi lavorativi in Italia e all’estero. L’esposizione presenta lavori che vanno dalla fine degli anni Ottanta a oggi. Come ha scritto Cetty Muscolino nell’invito, Vittorio Bulgarelli «Come un Giano bifronte offre a noi due volti, due vie, le due anime della sua produzione, pittorica e ceramica. Con un laborioso percorso ha indagato per ricreare la bella materia, la lontana e preziosa ceramica degli antenati illustri. […] E dalle ceramiche belle si passa, nei suoi dipinti, a paesaggi silenti dove il tempo si sospende e fluisce eternamente […] Sono percorsi che scavano dentro per scoprire l’origine della vita, per catturare un passato che ancora vive in noi e si traduce in presente. Dove è la vita? Dove la verità?».

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