La realizzazione della Casa della Comunità della Darsena ha come obiettivo quello di creare uno spazio unitario, integrato e di facile accessibilità ai servizi. Il tutto all’interno di un edificio di nuova costruzione che accoglierà anche l’Ospedale di Comunità Darsena, ora temporaneamente collocato nell’ospedale privato accreditato San Francesco.
L’intervento è stato possibile grazie alla concessione ad uso gratuito da parte del Comune di Ravenna di un ampio terreno e sorgerà nell’area che a nord nord confina con Via Antica Milizia, a nord-est con Via Stradone, a sud est con la nuova via Montagnana.
Finanziati con i fondi del Pnrr, per un quadro economico complessivo di circa 13,7 milioni euro, i lavori sono partiti in ritardo a causa dell’iter autorizzativo. Secondo le previsioni, si concluderanno entro dicembre 2025, in modo da rispettare le scadenze del Pnrr, e attivare la Casa della Comunità entro marzo 2026.
«Quella di oggi è una posa della prima pietra molto attesa, si tratta di uno dei progetti più importanti della città, nato come idea prima del Pnrr – ha detto il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale –Durante la riorganizzazione della rete di cure primarie e dei servizi territoriali avevamo riscontrato infatti che c’era una parte molto significativa della città, anche in forte crescita, che necessitava di un potenziamento dei servizi sanitari. Questa idea è diventata quindi un obiettivo strategico dell’amministrazione comunale e dell’azienda sanitaria e ci siamo messi al lavoro».
Tiziano Carradori, direttore Generale Ausl Romagna, ha ribadito: «Grande soddisfazione perché nonostante tutte le difficoltà, i lavori sono partiti e presidieremo con i nostri uffici che i tempi di costruzione vengano rispettati. La Casa della Comunità, comprensiva dell’ospedale di Comunità che andremo a realizzare rappresenta una risposta più ampia ai bisogni di salute della nostra popolazione».
Gli obiettivi sono: accoglienza, facilità di acceso e supporto amministrativo-organizzativo per una lettura completa e una risposta appropriata ai bisogni sanitari e socio-sanitari di ciascun cittadino grazie alla presenza di un Punto Unico di Accesso (PUA) e di assistenti sociali.
Attenzione per i temi della prevenzione e promozione della salute; proattività e presa in carico delle cronicità; continuità dell’assistenza e percorsi multiprofessionali, multidisciplinari e integrati grazie alla presenza di ambulatori di medici di medicina generale, di specialistica ambulatoriale. Infine, apertura alle associazioni e alla comunità di riferimento in un’ottica di partecipazione e valorizzazione delle risorse comunitarie.
L’intervento complessivo prevede la realizzazione di un fabbricato su tre livelli, dove allocare sia la nuova per una superficie complessiva di 5.500 mq. 1.700 mq saranno riservati all’Ospedale di Comunità, che ospiterà 20 posti letto, e gli altri 3.800 mq per la Casa della Comunità. Nel corso della definizione del progetto, al fine di scongiurare un ridimensionamento dell’intervento stesso conseguente all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle maestranze, si è optato per lasciare parte del Casa della Comunità al grezzo, cioè priva di finiture, con l’obiettivo di recuperare i fondi necessari (circa 2 milioni di euro) per poterla completare al più presto.
Per quanto concerne l’organizzazione degli spazi, il piano terra, caratterizzato da 4 ingressi separati, accoglierà un punto informativo-accoglienza, il punto prelievi, un locale per la consegna del materiale biologico, sportelli CUP, uno spazio ristoro, che affaccia sulla piazza esterna, aperto non solo agli utenti, ma a tutti i cittadini in modo da creare un vero e proprio spazio di aggregazione. Sul lato ovest, inoltre, saranno collocati gli spazi dedicati alla promozione della salute, fra cui una cucina didattica attrezzata e una grande sala polivalente. Tali locali possono integrarsi con gli spazi esterni dedicati al benessere e alla promozione dei sani stili di vita.
Al primo piano saranno presenti il Punto Unico di Accesso, gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale con spazi per la rispettiva accoglienza, ambulatori specialistici, ambulatorio infermieristico per la cronicità e quello osservazionale prestazionale, il Servizio infermieristico domiciliare, studi per psicologi e per assistenti sociali e uno spazio per il volontariato. Al secondo piano, infine, saranno accolti l’Ospedale di Comunità, gli ambulatori e gli spazi di medicina riabilitativa, palestra, sale prove ausili e sala ventiloterapia e gli spazi dedicati alla diagnostica per immagini e laboratori.
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