Grembiule, astuccio, libri, zaino, quaderni, evidenziatori e diario: sono questi i pensieri che nei primi giorni di settembre spingono molte mamme e papà ad andare nelle cartolibrerie – o nella grande distribuzione – per riuscire ad acquistare tutto l’occorrente prima dell’inizio della scuola, che quest’anno sarà venerdì 15 settembre.
A causa dell’inflazione anche il materiale scolastico ha avuto dei rincari: l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato un aumento medio del 6,2% rispetto al 2022. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico – comprendendo anche i prodotti che durano mediamente più di un anno, ad esempio lo zaino e il dizionario – ammonterà a circa 606 euro per alunno.
«Sono aumentati soprattutto i libri – ricorda Roberta Casadei, titolare della Cartoleria “Aurora“, in via Cicognani a Ravenna, di fronte alla scuola media Don Minzoni – per il resto abbiamo cercato di tenere tutto basso. L’altro giorno sono andata alla Conad e mi sono accorta che vendevano come occasione due correttori a 7 euro e 90; mentre io un correttore lo vendo a 3 euro e 30. Fa ben 1 euro e 30 in più rispetto a quanto costerebbero da noi».
Con gli aumenti nel settore, secondo Roberta Casadei, le famiglie tendono a comprare solo ciò che è necessario per seguire l’anno scolastico, senza guardare al superfluo e, soprattutto alle superiori, ricorrono anche all’usato.
«L’usato va bene – spiega – anche se il ricambio dei titoli nelle scuole e il cambio dei codici da parte delle case editrici è molto frequente. Noi ritiriamo i libri usati delle superiori e li teniamo in conto vendita, cioè li paghiamo una volta venduti».
Cartolibreria Aurora, secondo la titolare, continua a essere forte sul territorio, nonostante la grande distribuzione, per due motivi. Da un lato cerca di tenere i prezzi bassi, facendo un piccolo margine ma cercando di recuperare sulle quantità; dall’altro, soprattutto per il servizio. Il servizio di una cartoleria che lavora da tanti anni su un preciso territorio è per forza diverso da quello di una realtà più grande.
La pensa così anche la titolare della Cartolibreria “Girotondo” in Viale Alberti 96 a Ravenna, Antonella Castellucci: «Non credo alla lotta tra cartolerie e Amazon o cartolerie e grande distribuzione. Ognuno ha la propria realtà, piccola o grande che sia, e nessuno lotta con nessuno, le diverse realtà coesistono. Le persone continuano a venire da me perché conosco bene il territorio e le scuole: sono in grado, per esempio, di prevedere che un certo zaino non è adatto per una certa scuola perché ci sono quattro rampe di scale da fare. Ho la lista dei libri per ogni classe e posso dare dei consigli. È un servizio che le persone sanno riconoscere e che premiano, perché le gratifica».
Secondo Castellucci è importante dare la possibilità di scegliere tra un materiale di marca e uno senza marca, in modo da poter proporre alle famiglie diverse fasce di prezzo, soprattutto su strumenti tecnici. «Posso mettere davanti al cliente due album da disegno – continua – con la stessa carta, uno di marca da 7 euro e uno senza marca da 5. La scelta finale è del cliente».
Negli anni, secondo Antonella, le abitudini di consumo delle famiglie sono cambiate e, nonostante l’aumento generale dei prezzi, le famiglie sono più disposte a investire sulla scuola. «La prima cosa per i genitori è la scuola – afferma la titolare di “Girotondo” -. Più andiamo avanti con gli anni, più i genitori sono istruiti, perciò hanno una certa idea di scuola. Oggi si cerca di supportare i figli al massimo, nella maggioranza dei casi. Mentre trent’anni fa, se un ragazzo non aveva voglia di studiare, lo si mandava a lavorare, ora si cerca di farlo studiare comunque e di sostenerlo».
Un altro fattore che le famiglie prediligono, anche a fronte di un prezzo superiore, è la qualità. Molte famiglie sono disposte a spendere qualcosa in più a patto che il materiale duri. Questo vale sicuramente per gli zaini, che ci si aspetta durino almeno 3 anni ma, in piccolo, anche per materiale con ricambio più frequente, come i quaderni.
«Malgrado i rincari sulla carta, abbiamo lasciato lo stesso prezzo – spiega Antonella – cercando di recuperare in quantità. Ad esempio, noi lavoriamo con quaderni che hanno carta da 80 grammi in su e da 21 fogli in su a 2 euro. È chiaro che si può trovare un quaderno a meno, ma avrà meno fogli o una carta con minore grammatura. I bambini se ne accorgono quando un quaderno dura di più e allora tornano».
Per quanto riguarda i libri di testo, si vendono maggiormente quelli delle scuole elementari, perché le cartolerie hanno un accordo con il Comune che sostiene la spesa. Le cartolerie ordinano in anticipo i libri che stimano di vendere e, successivamente, il Comune le rimborsa; quindi la famiglia fino alla quinta elementare non deve sostenere la spesa dei libri scolastici. Questo servizio è sfruttabile solo nelle cartolibrerie del territorio comunale. Alle medie e alle superiori, invece, sono le famiglie a sostenere la spesa, perciò in parte ci si rivolge anche all’usato.
«Un esempio virtuoso, per quanto riguarda i libri, è la scuola Media Randi – segnala la titolare di “Girotondo” -. Per non gravare eccessivamente sulle famiglie, ha scelto un corredo di libri che complessivamente viene a costare meno rispetto all’anno scorso, cioè circa 287 euro contro una media di 330».
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