Il 24 giugno 2019, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato l’opera pubblica di circuitazione dell’abitato o bretella di Porto Fuori, relativa al solo tratto est.
«Posta a carico di privati, essi potranno in cambio cementificare 85.697 metri quadrati di terreno vergine agricolo del paese per costruirvi 17.110 metri quadrati di case, pari a qualche centinaio di appartamenti, spazzando via anche 80 orti sociali per anziani», scrive il consigliere Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna.
L’atto di screening ambientale del progetto, emesso il 14 marzo 2019 dalla Regione tramite il responsabile del Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità ambientale, impone però una serie di prescrizioni da osservare. Tra queste, la n. 11 dispone che “dovrà essere rispettata la distanza della nuova infrastruttura di circuitazione di 50 metri dai ricettori di progetto ed esistenti per il tratto tra le rotonde denominate A, B e C”, in sostanza sull’intero percorso di imminente realizzazione, già sottoposto a cantierizzazione.
«Viceversa, ci è stato segnalato come alcune abitazioni siano a distanza inferiore, pari anche solo a 30 metri, provocando perciò un impatto acustico insostenibile. S’impone perciò una verifica puntuale su quanti e quali edifici residenziali possano trovarsi in una tale inaccettabile condizione inquinante», commenta Ancisi.
Il Comune di Ravenna è destinato a diventare proprietario di questa arteria stradale, interna comunque al centro abitato di Porto Fuori, dimodoché il sindaco assumerà il potere di ordinanza di cui all’art. 5, comma 3, del Codice della Strada sulla gestione dell’opera, qualora ricorrano, tra l’altro, motivi di incolumità pubblica o per ragioni di carattere tecnico attinenti alle esigenze della circolazione stradale o alle caratteristiche strutturali del tracciato.
D’altra parte, il sindaco, a norma dell’art. 50 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (TUEL), è titolare anche del potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti per emergenze di igiene pubblica a carattere locale.
«Si ravvisa perciò la necessità di prevenire l’insorgere di tali problematiche, conseguenti a violazioni delle prescrizioni di screening ambientale gravanti sul progetto di costruzione della circuitazione est di Porto Fuori, a danno del Comune di Ravenna, a cui è destinata la proprietà dell’opera».
«Ciò premesso, il Consiglio Comunale di Ravenna invita il Sindaco a disporre le verifiche necessarie a constatare se e quali siano le abitazioni poste a lato della costruenda circuitazione est di Porto Fuori che ne distino meno di 50 metri; nel caso, ad operare con fermezza perché siano introdotti gli aggiustamenti del tracciato atti a porvi rimedio», conclude Ancisi.
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