Botta e risposta tra Ferrero (FdI) e l’assessora Molducci sulle risorse del Governo pro alluvionati

Nella mattinata di oggi, lunedì 4 settembre, botta e risposta nel giro di poche ore fra Fratelli d’Italia e l’amministrazione comunale ravennate e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in merito alle risorse stanziate in favore dei comuni alluvionati.

In sintesi, il capogruppo Alberto Ferrero, sostiene che il Comune «non perda occasione per accusare il Governo di non aver stanziato sufficienti risorse», mentre sarebbero in arrivo 8 milioni 139 mila euro. Le amministrazioni locali ritengono, invece, che gli 8 milioni sarebbero in realtà relativi al “Fondo di solidarietà comunale 2023”, ordinario trasferimento dalle casse dello Stato verso i Comuni, alimentato con una quota del gettito IMU. Per i Comuni alluvionati il versamento è solo stato anticipato a settembre.

Le affermazioni di Ferrero, capogruppo di Fratelli d’Italia

«Quelle dell’amministrazione locale ravennate sono lamentele che non trovano riscontro nella realtà – afferma Ferrero -. Infatti il Ministero dell’Interno, in ottemperanza all’art. 20 comma 4 bis del decreto alluvioni, con la legge di conversione n. 100 del 31 luglio 2023, con un comunicato del 30 agosto 2023, ha erogato ai comuni alluvionati 76 milioni e 500 mila euro, prelevati dal Fondo di solidarietà».

Ferrero sostiene che il Comune di Ravenna «riceverà a breve, direttamente dalla Banca D’Italia, circa 8 milioni 139 mila euro per gli eventi alluvionali del maggio 2023, denaro che il Comune potrà gestire direttamente e da non confondere con la dotazione del commissario straordinario con la quale si dovranno pianificare i ristori, le massime urgenze e gli indennizzi». La somma andrebbe a sommarsi a quella «già erogata, pare parzialmente, dal Governo tramite la Regione, per le prime spese sostenute dal Comune di Ravenna» e «ai quasi 7 milioni del fondo donazioni private. Con 15 milioni di risorse a disposizione è ora di smetterla di lamentarsi».

La risposta dell’assessora al Bilancio Livia Molducci

«In realtà le risorse a cui si riferisce il consigliere Ferrero – commenta l’assessora comunale al Bilancio Livia Molduccisono parte dei trasferimenti ordinari dello Stato, già previsti ogni anno nel bilancio del Comune di Ravenna, così come in quello di tutti gli altri comuni d’Italia alluvionati o meno, che vanno a finanziare le funzioni ordinarie e nulla hanno a che fare con l’alluvione».

«Questi trasferimenti vengono programmati tutti gli anni in sede di bilancio di previsione, e nel corso dell’esercizio lo Stato li eroga con un acconto a giugno e il saldo ad ottobre. In questo esercizio, dunque, lo Stato ha semplicemente anticipato di un mese il saldo, peraltro ridotto di circa un milione di euro rispetto al 2022».

«Non osiamo immaginare che il consigliere Ferrero, capogruppo del principale partito di opposizione, non sia a conoscenza della natura e delle finalità di queste risorse – conclude Molducci -. Possiamo quindi solo pensare che si tratti del grave tentativo di confondere le idee ai cittadini, speculando sul dramma di tante famiglie e imprese ancora in attesa degli indennizzi. Mistificare la realtà in maniera così spudorata lascia intendere chiaramente che anche il consigliere Ferrero sia assolutamente consapevole delle gravi mancanze del Governo».

La risposta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna

Tra gli altri, anche l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha fatto chiarezza sul “Fondo di solidarietà comunale 2023”, confermando che si tratta di una somma ordinaria, stanziata ben prima di maggio, e non di una misura ad hoc per gli alluvionati.

«Scambiare l’erogazione del Fondo di solidarietà comunale per nuove risorse stanziate dal Governo per i comuni alluvionati è una mistificazione che va denunciata – dice Pietrantoni, coordinatore del PD della Bassa Romagna. Fin qui sarebbe già grave, ma accusare i sindaci di essere reticenti su questi trasferimenti perché sono fondi del Governo, lo è ancor di più».

«L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – continua Pierantoni – ha chiarito che il Fondo di Solidarietà Comunale è stato anticipato ai comuni colpiti dall’alluvione. Un gesto assolutamente di buon senso da parte del Ministero dell’Interno, che lo gestisce, utile alle liquidità dei Comuni. Queste risorse però non c’entrano nulla con i fondi per la ricostruzione, ma sono soldi che fanno riferimento al gettito IMU di spettanza dei comuni stessi, definiti e assegnati ben prima di maggio. Si tratta di fondi che hanno tutt’altra destinazione, insomma».

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