Nonostante un’alluvione in corso e i soccorsi in atto, la polemica politica non si è fatta attendere. Il centrodestra ha accusato la Regione Emilia-Romagna di non aver speso i soldi messi a disposizione dal governo, mentre il centrosinistra ha accusato la maggioranza di sciacallaggio politico, il Governo di scarsa attenzione verso i territori alluvionati. Tra i temi è stata ricordata anche la mancata nomina di Bonaccini al ruolo di commissario, che è stato assunto dal generale Figliuolo.
E così, mentre i soccorsi erano in corso, per tutto il giorno maggioranza e opposizione si sono scambiati reciproche accuse. il ministro della protezione civile Nello Musumeci ha accusato l’Emilia-Romagna di non aver speso i soldi messi a disposizione dal governo, la segretaria del Pd Elly Schlein ha accusato il governo di “sciacallaggio politico”.
La presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna Irene Priolo ha chiamato in causa lo stesso generale Figliuolo, chiedendogli di dissociarsi dalle parole di Musumeci, «visto che ritiene – ha detto – che stiamo facendo gli interventi in modo corretto».
Lo scontro è stato violento e ha coinvolto anche le istituzioni. «In questo decennio – ha detto Musumeci – l’Emilia-Romagna ha ricevuto 594 milioni per la lotta contro il dissesto idrogeologico. Se la Regione potesse fare lo sforzo di farci sapere quanta di questa risorsa è stata spesa potremmo programmare ulteriori interventi». Al centro della questione ci sono però i fondi post alluvione.
«Con una prima ordinanza – dice il viceministro Galeazzo Bignami – sono stati assegnati 94 milioni e la Regione ne ha spesi 49. Con una seconda 33,5 e ne sono stati spesi zero. Di altri 103 milioni stanziati ne sono stati spesi ancora zero».
Una ricostruzione non vera, secondo la Regione, ma che soprattutto, secondo Priolo, «è fatta dimenticandosi che noi stessi stiamo continuando a gestire tantissimi cantieri e dimenticandosi che il governo ha scelto di gestire l’emergenza tramite il generale Figliuolo».
Elly Schlein schiera il Pd compattamente al fianco dell’Emilia-Romagna: «Mentre gli amministratori hanno passato la notte a gestire l’emergenza e organizzare i soccorsi – dice – la destra di governo si è messa a fare sciacallaggio politico per fini elettorali. Giorgia Meloni aveva fatto un’inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere il 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati. Non hanno messo risorse adeguate: prima ancora che ridicolo è indecente».
Lo scontro è stato acuito dalle imminenti elezioni in Emilia-Romagna. Il 17 e il 18 novembre, infatti, ci saranno le elezioni regionali, per scegliere il successore di Bonaccini e il cadidato di centrosinistra, considerato il favorito, è proprio il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, che ha portato avanti le polemiche sui mancati rimborsi agli alluvionati.
La candidata del centrodestra Elena Ugolini non perde l’attimo per attacare la Regione: nei prossimi due mesi il tema dell’alluvione sarebbe stato al centro della campagna elettorale anche senza questa nuova situazione, dopo quello che è successo lo sarà ancora di più. (Fonte, Ansa)
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