Proseguono, al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, gli appuntamenti con la nuova rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea che mercoledì 26 aprile alle 21 vedrà protagonista del palcoscenico Teodoro Bonci Del Bene con lo spettacolo “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia“. La pièce, scritta, diretta e interpretata dallo stesso Bonci Del Bene, è una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Dopo la data cervese, lo spettacolo replicherà giovedì 27 aprile alle ore 21 alla Casa del Teatro di Faenza.
In scena c’è un grande foglio di carta. Su questo foglio compaiono immagini e video, fra cui un album di fotografie scattate in Russia intorno al 2004. Quando si parla di Russia, è difficile credere a quello che si vede. Teodoro parte da un elenco di artisti che non possono tornare a casa, e arriva al racconto dei 5 anni che ha vissuto in Russia, documentandolo con delle immagini che ha scattato a Mosca. Questo racconto viene arricchito dalla lettura di alcuni brani: una poesia di Aleksandr Pushkin, il frammento di un suo romanzo in cui racconta del suo bisnonno “il negro di Pietro il Grande”, una poesia di Ivan Vyrypaev, alcuni sketch di uno stand up comedian bielorusso, scappato a Mosca dalla repressione di Minsk e poi rifugiatosi a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina, qualche ore prima che il KGB venisse a cercarlo nel suo appartamento. Lui fa stand up su questi fatti, e la sua comicità grottesca parla di una tragedia reale. Uno dei personaggi del racconto è uno youtuber, che vive in esilio a causa delle interviste che pubblica su internet.
Ma il vero protagonista di questa storia è il Giovane Artista. Questo giovane artista viene da un paese di provincia poverissimo dove in inverno fanno meno 40 gradi, dove non c’è lavoro e non c’è lo stato. Il giovane artista è riuscito a diventare un comico di successo. Si esprime come un teppista di provincia, denuncia le condizioni dei villaggi come quello in cui è nato, e prende in giro il presidente e il suo entourage. Il giovane artista sa che potrebbe essere colpito molto duramente dalle forze che reprimono la libertà di espressione, e rischia la vita ogni volta che sale sul palco. A quanto pare i comici sono fra gli artisti più coraggiosi degli ultimi anni.
Questo succede perché non ci spiegano la differenza fra la paura e la fifa. Ma la differenza è enorme. Colossale. La paura è un sentimento buono: ti spinge ad agire. La fifa invece ti dice di non fare niente.
Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche (tel. 0544 975166) mercoledì 26 aprile dalle ore 10 alle ore 13 presso gli uffici del Teatro Comunale con ingresso dal Viale della Stazione. Prevendite on line: www.vivaticket.it. Prezzi: 10 euro (intero); 5 euro (under29)
Info: 0544/975166 e www.accademiaperduta.it
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