Si terrà il 18 e 19 settembre nell’aula Magna degli Ex Asili di via Tombesi dall’Ova 55, “BioDiv”, giornata di Successione Ecologica volta a creare un momento di dialogo tra esponenti della comunità scientifica, studenti e portatori di interesse intorno al delicato tema delle aree costiere e della convivenza con la biodiversità nell’interfaccia terra-mare.
BioDiv 2023 è organizzato a Ravenna da Successione Ecologica e dalle professoresse Federica Costantini e Marina Colangelo, afferenti al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (BiGeA) dell’Università degli Studi di Bologna. Il convegno ha come fine la sensibilizzazione dell’intera cittadinanza su tali temi e si propone come momento di dialogo tra ricercatori e gestori di attività connesse alla fascia costiera.
Nelle due giornate di congresso interverranno circa 70 ricercatori nazionali e internazionali che dialogheranno con rappresentanti dell’economia locale sulle tematiche dell’interfaccia terra-mare.
Nel pomeriggio di lunedì 18 settembre è in programma un percorso alla scoperta della Foce del Fiume Bevano nel Parco del Delta del Po’ in cui ricercatori esperti del territorio mostreranno gli aspetti geomorfologici, faunistici, botanici e di utilizzo dell’ecosistema spiaggia duna-retroduna.
La scelta di Ravenna per il Congresso è legata alle peculiarità della zona in cui le esigenze industriali, commerciali, turistiche, ricreazionali e di conservazione della biodiversità si intersecano, dando luogo su scala regionale ad un perfetto sistema socio-ecologico costiero.
L’obiettivo di questo incontro sarà il confronto costruttivo circa l’inevitabile convivenza tra interessi di convivenza ecosistemica e della biodiversità e interessi sociali ed economici. Il punto focale di questo delicato equilibrio è il mantenimento di un buono stato degli ecosistemi a garanzia di quei servizi ecosistemici essenziali per la sopravvivenza umana.
Le aree costiere rivestono infatti a livello globale un’importante funzione strategica e rappresentano uno dei più importanti spot di biodiversità. Unitamente a questo, espletano funzioni naturali, residenziali, ricreative e commerciali di particolare rilevanza e antica tradizione. In una fascia relativamente piccola (meno di 50 km dalla linea di costa) vive il 40% della popolazione mondiale, valore che passa al 30% se si considerano i primi 10km dalla linea di costa (fonte UNESCO).
La fascia costiera rappresenta pertanto l’esempio concreto più ampio di sistema socio-ecologico, dove le azioni e le necessità della dimensione umana si intersecano fittamente con le dinamiche ecosistemiche. In tale contesto, a causa della crescente pressione antropica, unitamente all’aumento di fenomeni atmosferici estremi e all’innalzamento del livello marino, si verifica il fenomeno del “coastal squeeze”, in cui la compressione degli habitat costieri comporta la riduzione dello spazio vitale per gli ecosistemi in esso inseriti.
Info su https://www.successionecologica.it/biodiv/biodiv-ravenna-2023/
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