Anche quest’anno Start Romagna ha presentato ai Soci il Bilancio Integrato, tenendo insieme la gestione economica e quella relativa alla sostenibilità. Una scelta che rinforza il segno di un’Azienda che svolge un servizio essenziale e che vuole tenere sullo stesso piano il risultato economico, la tutela dell’ambiente e la risposta sociale al territorio servito.
Il bilancio è stato approvato all’unanimità nel corso dell’assemblea dei Soci svoltasi questa mattina nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense di Ravenna, con l’intervento di saluto del Sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. All’Assemblea è intervenuto anche il neo direttore generale di Start Romagna, Claudio Sanna, da poche settimane in azienda.
Start Romagna è partecipata da Ravenna Holding (24,50%), Rimini Holding (21,98%), Livia Tellus Romagna Holding (17,45%), Comune di Cesena (15,59%), Tper (13,91%), Provincia di Rimini (2,49%), Provincia Forlì-Cesena (1,69%), altri comuni della Romagna (2,39%).
Il Bilancio relativo all’esercizio 2022 riporta un utile di 73.472 euro al netto delle imposte. Del valore della produzione, salito nel 2022 a 96,9 milioni (92,1 milioni nel 2021), una parte importante di 75,5 milioni ricade sul territorio regionale. Infatti, il 46% del valore distribuito è a beneficio dei dipendenti di Start, residenti nel territorio di riferimento. Valore che sale al 66% considerando i fornitori del territorio e al 78% comprendendo anche i fornitori dell’intera regione Emilia-Romagna.
«Il risultato positivo – commenta Roberto Sacchetti, Presidente di Start Romagna – è stato raggiunto nonostante uno scenario che ha visto l’impennata dei costi di gestione, in primis per il costo delle materie prime ed in particolare dei carburanti. In queste difficoltà l’azienda è riuscita a portare avanti gli obiettivi del proprio piano industriale: rinnovo della flotta, prosecuzione del percorso di digitalizzazione culminato con la graduale introduzione del CRM che segna un radicale cambiamento culturale, integrando i processi aziendali in un’ottica che pone il cliente e la sua soddisfazione al centro dell’attenzione e valorizza nell’Azienda l’apporto di ognuno, a prescindere dalla ‘distanza’ del proprio lavoro rispetto al cliente finale».
«Intanto ringrazio Start Romagna – ha detto Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna, salutando l’assemblea dei soci di Start Romagna – perché nei giorni dell’alluvione è stata vicina alla nostra comunità coi suoi uomini ed i suoi mezzi, intervenendo tempestivamente per aiutare le evacuazioni di persone in pericolo. Venendo all’attualità, l’azienda Start è gestita con ordine ed è alle prese con una mole importante di investimenti, centrali nel processo di transizione ecologica avviato. Ovviamente, da Ravenna guardo in particolare al servizio di trasporto col traghetto, per noi molto importante e sul quale serve intervenire con opportune risorse. Saluto il neo direttore generale di Start Romagna, Claudio Sanna, chiamato ad un lavoro importante e sul quale abbiamo molte aspettative. L’assemblea dei Soci è coesa e quindi guardiamo al futuro con un po’ di ottimismo. Credo infine sia necessario riflettere sul futuro del trasporto pubblico in Regione, perché da tempo si parla di nuovi assetti e sono convinto sia utile passare all’azione».
Start Romagna collega coi suoi bus un’area di 6.380 kmq, con 71 comuni serviti. La flotta nel 2022 ha percorso 20,85 milioni di km, in leggero incremento riaspetto al 2021 (20,84 milioni), mentre salgono in maniera sensibile i passeggeri trasportati: 42.463.231, rispetto ai 33,6 milioni del 2021. Il dato resta ancora sotto (-18%) rispetto al 2019, pre covid.
La flotta di Start è composta da circa 550 mezzi la cui età media è scesa a 10,81 anni (11,55 nel 2021) e l’incidenza dei mezzi a minore impatto ambientale è aumentata del 10% ed ora è al 66% del totale.
L’Azienda continua il suo forte impegno nella ricerca di personale nei settori più carenti come quello delle officine e degli autisti.
Nel prossimo autunno il progetto Scuderia Start ripartirà con due importanti iniziative: una dedicata alla ricerca di operai specializzati/meccatronici in collaborazione con il salone internazionale di IEG alla Fiera di Rimini, IBE-Intermobility and Bus Expo, aperto agli studenti degli Istituti Tecnico Professionali della Romagna; un secondo progetto riguarderà la ricerca di autisti insieme alla società specializzata Randstad, per affrontare con ancora maggiore determinazione le carenze causate dal turnover del personale. Altri importanti progetti sono in via di definizione.
Nel 2022 sono entrati in servizio 68 nuovi veicoli, primo passo del Piano Industriale 2023-2026 che punta a inserire 252 mezzi, poco meno del 50% della flotta, con mezzi più confortevoli e a minor impatto ambientale. Al termine del triennio si avrà una riduzione dal 70 al 32% dei veicoli a gasolio, una crescita dal 26 al 56% di veicoli a GNC GNC ibrido e GNL e un aumento dal 3 al 12% di veicoli elettrici.
Il piano, elaborato sulla base dei fondi disponibili, prevede un investimento complessivo di 84,6 milioni di cui 67,9 milioni di contributo e 16,7 milioni di autofinanziamento.
Incremento avviato nel 2022 con a 20,9 milioni (erano stati 8 milioni fra 2020 e 2021 a causa della avendo subito un rallentamento a causa della pandemia).
Oltre alle attuali forme di servizio a prenotazione (corse a chiamata sui territori montani della Provincia di Forlì-Cesena oltre che ad un servizio a prenotazione a Cesenatico), dall’Estate 2021 Start Romagna ha messo in campo un servizio di trasporto a chiamata basato sul sistema DRT (Dial a Ride).
Visto il successo della sperimentazione avvenuta nel 2021, sul bacino di Rimini è stato riproposto il servizio a chiamata DRT denominato Shuttlemare. Il servizio ha ottenuto grande successo con oltre 40.000 passeggeri trasportati nell’estate 2022.
Da novembre 2022 è stato attivato un secondo servizio sperimentale DRT nel Comune di Cesena, denominato BusSì, pensato per collegare aree limitrofe alla cinta urbana della città scarsamente coperte da un’offerta di TPL. In poche settimane sono state trasportate 459 persone. Complessivamente il servizio a chiamata ha riguardato nei tre bacini 43.349 persone.
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