15 Set 2023 16:58 - Cultura e Spettacoli
Dialoghi sul bël-e-cöt alla Fira di Sett Dulur: tra tradizione, innovazione e territorio
Ieri, 14 settembre, alla Biblioteca di Russi è stato dedicato un incontro divulgativo, con degustazione, al bël-e-cöt
di Redazione
La Fira di Sett Dulur si propone di valorizzazare e la promuovere il territorio, attraverso le sue eccellenze enogastronomiche e la salvaguardia delle tradizioni produttive. Cuore del patrimonio culinario locale è il bël-e-cöt, noto anche come «parente nobile del cotechino», a cui è stato dedicato l’incontro divulgativo (con degustazione finale di bël-e-cöt e canèna).
L’incontro si è svolto ieri, 14 settembre, alla biblioteca di Russi. È stato organizzato dal Comune di Russi, in collaborazione con Lamberto Mazzotti, giornalista e storico del cibo, Cheftochef emiliaromagnacuochi, Pro Loco Russi e Tenuta Uccellina.
Gli interventi
All’iniziativa hanno partecipato anche diversi esperti di settore si è parlato di “Un po’ di storia e ricordi locali” con Lamberto Mazzotti, giornalista e storico del cibo. Si sono scopert “I segreti della preparazione: il racconto dei macellai” grazie a Roberto Montanari, macellaio storico di Russi e si è imparato come cucinarrlo nell’incontro “Bël-e-cöt: vecchie e nuove ricette nella ristorazione” con Daniele Baruzzi, titolare e cuoco del ristorante Insolito di Russi.
Si è ribadito “Il valore della carne di Mora Romagnola” con Franco Chiarini di Cheftochef emiliaromagnacuochi e si è parlato dell’importanza de “Il consumo di bël-e-cöt e la salvaguardia della tradizione romagnola” con Emma Montesi di Cheftochef emiliaromagnacuochi.
Ci si è chiesti “Cosa bere con il bël-e-cöt?” e Hermes Rusticali, enologo e Dir. Commerciale di Tenuta Uccellina di Russi, ha risposto. Successivamente nell’incontro Bël-e-cöt ritorna street food: nuove modalità di consumo” si è parlato delle nuove opportunità del piatto con Monica Grilli e Lamberto Mazzotti. Per finire negli gli interventi “Bël-e-cöt, strumento di promozione locale” con Luigi Rusticali, presidente Pro Loco di Russi e “Bël-e-cöt, un patrimonio tutto russiano” con Monica Grilli, Assessora al Turismo e Promozione territoriale del Comune di Russi, si è parlato del valore della tradizione e della promozione del territorio.
«Questa Amministrazione comunale – spiega Monica Grilli – sta mettendo le basi per iniziare il percorso verso il riconoscimento della Denominazione Comunale d’Origine (DeCo) per il bël-e-cöt, ma anche per la zuzizina stila, la canèna e tutte le altre tipicità di un territorio ad alta connotazione agricola. Il nostro obiettivo è proteggere e valorizzare al massimo i prodotti locali. A tal fine è fondamentale costruire una rete che unisca in sinergia tutti i soggetti della filiera, dal produttore al consumatore. Per quanto riguarda il bël-e-cöt mi riferisco ad allevatori, macellai, rivenditori, ristoratori».
«L’Amministrazione comunale – conclude Grilli – è impegnata ad ottimizzare e allargarne il consumo in numerosi momenti dell’anno (perchè occorre sfatare il luogo comune che il bël-e-cöt sia un piatto invernale), per utilizzarlo come ingrediente versatine nell’alta ristorazionee nella gastronomia di strada. Le parole chiave di questo percorso – sottolinea l’Assessora – sono tradizione e innovazione».
Al termine degli interventi, la degustazione di bël-e-cöt è stata offerta da “E Mazler” e “Cappelli Riziero”, mentre la canèna è stata fornita dalla Tenuta Uccellina.
Un po’ di storia
Il bël-e-cöt deve il suo nome all’antica tradizione di servirlo già cotto in enormi paioli durante la Fira di Sett Dulur. Non solo. I viandanti che arrivavano al castello di Russi si imbattevano nei venditori ambulanti che servivano il bël-e-cöt tra due fette di pane. Si può quindi considerare un piatto di street food ante litteram. La data di nascita di questo insaccato si perde nei tempi, ma di certo deriva da una antica e consolidata tradizione dei macellai russiani eccellenti nell’arte beccaia. Nel 2009 la ricetta del bël-e-cöt è stata pubblicamente riconosciuta dalla Delegazione di Ravenna dell’Accademia Italiana della Cucina.
