Bassa Romagna: nuova raccolta, produrre meno rifiuti e differenziarli meglio

La nuova raccolta dei rifiuti mira a limitare al massimo i rifiuti indifferenziati per avere una minor quantità di rifiuti da smaltire.

Nei Comuni della Bassa Romagna sono in atto continue azioni di perfezionamento e aggiustamenti tecnici delle modalità di raccolta dei rifiuti e attivazione della nuova raccolta differenziata, definiti anche ascoltando le problematiche segnalate dai cittadini.Unione, Comuni, Atersir, Hera e tutti gli enti e i servizi interessati stanno cercando di aiutare i cittadini sia tramite i propri front office che grazie al supporto dei referenti di zona al fine di superare le criticità che vengono segnalate puntualmente e quelle derivate dal naturale assestamento di un nuovo servizio.A tal fine, sono già stati attivati servizi supplementari di prelievo dei rifiuti abbandonati e pulizie delle isole ecologiche di base che sono state oggetto di numerose segnalazioni da parte dei cittadini dei Comuni che in queste settimane per primi hanno visto la rimozione dei cassonetti dell’indifferenziata, nonché si stanno implementando i servizi presso le stazioni ecologiche, con l’inserimento dei cassonetti di indifferenziato e organico (che prima del passaggio al porta a porta non erano conferibili). I cittadini potranno da oggi utilizzare questo servizio nel caso di impossibilità a conferire nei giorni indicati nel calendario di raccolta e in caso di emergenza.L’obiettivo che sta alla base dell’intera modifica del sistema di raccolta dei rifiuti è quello di limitare al massimo la produzione di indifferenziata attraverso una buona differenziata e una minor produzione complessiva di rifiuti. La provincia di Ravenna, infatti, si attesta in regione nel 2021 con il 61,3% di raccolta differenziata (dati Comuni ricicloni), percentuale lontana dagli obiettivi regionali e nazionali (il Piano regionale rifiuti fissava al 2020 il 79% di raccolta differenziata minima).«Diminuire la produzione di rifiuti, aumentare la differenziata, andare verso un’economia circolare non è un modo per complicarci la vita, ma una necessità, una risorsa per l’ambiente e per la salute collettiva – sottolinea la sindaca referente per l’ambiente Paola Pula -. Come Amministrazioni abbiamo fatto delle scelte dettate dalla necessità di contemperare risultati, sostenibilità economica e tempi certi, e laddove siano state individuate criticità ci stiamo facendo carico, insieme a Hera, di trovare soluzioni. Deve però essere chiaro che dobbiamo impegnarci tutti per migliorare i nostri stili di vita e diminuire la produzione di rifiuti».«Una delle azioni più contestata è la rimozione dei cassonetti stradali – prosegue la sindaca Pula -, ma credo sia evidente per tutti che il loro mantenimento non avrebbe modificato il comportamento di molte persone. Gli abbandoni sconsiderati presso le isole ecologiche di base di questi giorni lo dimostrano ampiamente. Ma se i Comuni si impegnano a verificare e controllare il servizio e, perché no, correggere il tiro se qualcosa non funziona, anche i cittadini devono farsi carico di aver cura delle proprie città».

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